Pedofilia, "tolleranza zero" del papa: espulso don spagnolo

Papa Francesco ha "spretato" un sacerdote spagnolo imputato in Spagna per presunti abusi. La parola d'ordine è "tolleranza zero"

Pedofilia, "tolleranza zero" del papa: espulso don spagnolo

Papa Francesco lo aveva annunciato tempo fa: episodi ascrivibili o accostabili alla pedofilia non sarebbero stati più tollerati.

La fase contemporanea, quella inaugurata da Joseph Ratzinger e proseguita con fermezza con Jorge Mario Bergoglio, è appunto quella della "tolleranza zero". Pochi minuti fa, è emersa la notizia dell'espulsione di un sacerdote spagnolo, Pedro Jimenez Arias, che nella sua nazione è alla sbarra, perché deve difendersi da accuse relative ad abusi. Il Santo Padre, com'è ormai prassi costituita, ha ridotto il consacrato allo stato laicale. Il don si aggiunge così all'elenco degli "spretati", cioè di coloro che sono stati privati della talare nel corso di questo pontificato. Una lista che inizia ad essere abbastanza lunga.

A riportare l'accadimento, tra gli altri, l'agenzia Adnkronos, che ha evidenziato pure come le indagini interne, quelle di competenza delle istituzioni ecclesiastiche, abbiano già stabilito la loro verità riguardo i casi per cui Arias è imputato in patria. Il sacerdote spagnolo in questione era già stato condannato, per parte della Chiesa cattolica, a una vita di preghiera e penitenza.

Il provvedimento dell'ex arcivescovo di Buenos Aires pone così la parola "fine" vicino a un caso, l'ennesimo, di questa tipologia. Sarà la giustizia ordinaria, poi, a stabilire il resto. Il papa, intanto, continua nel recupero di quella "credibilità" più volte citata nel corso dei suoi interventi.

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