Le scritte deliranti con la vernice rossa, gli slogan dai toni aggressivi, l'immancabile simbolo della doppia v: quello dei "guerrieri" anti-vaccino. Il raid dei no-vax, stavolta, ha colpito la sede della Lega di Imola. Dopo aver vandalizzato il centro vaccinale dell'Osservanza e alcune scuole, gli attivisti hanno preso di mira un altro luogo della cittadina emiliano-romagnola. In questo caso, forse, con l'ambizione di ottenere una visibilità maggiore, dovuta agli inevitabili echi politici dell'accaduto.
Nel mirino dei militanti no-vax, dunque, è finito l'ingresso degli uffici del Carroccio imolese, ubicati peraltro in una zona centralissima. Sul muro esterno, gli attivisti hanno scritto con la vernice: "Peggio di un nemico boia nazista. Su Vax e Gp prima contradite e poi tradite". Errore grammaticale a parte, un'invettiva contro il partito di Matteo Salvini, rivendicata con un simbolo ricorrente negli assalti no-vax degli ultimi mesi. Stamane, l'episodio è stato portato all'attenzione in primis dalla Lega locale, attraverso la denuncia del parlamentare Jacopo Morrone, segretario leghista in Romagna.
"Condanno fermamente questo gesto inconsulto quanto insensato. Imbrattare la sede della Lega di Imola non serve a nulla. La Lega è l'unica forza di Governo a non sostenere la linea chiusurista e autoritaria di altri partiti politici", ha scritto l'esponente politico sui social. Poi, nel medesimo post, ha aggiunto: "Noi vogliamo che sia ripristinato il ritorno alla normalità, alla libertà e ai diritti. Non comprendiamo, quindi, la ragione di questo atto, prontamente denunciato all’Autorità giudiziaria, che risulta solo poco intelligente". Morrone, infine, ha espresso solidarietà ai militanti e ai sostenitori leghisti imolesi.
A seguito dell'atto vandalico no-vax, anche il Pd locale è intervenuto, assumendo - come naturale che fosse - una esplicita posizione di condanna. "Esprimo a nome del Partito democratico di Imola ferma condanna e solidarietà alla Lega per gli atti vandalici che hanno colpito la sua sede imolese. I democratici prendono le distanze da qualsiasi atto violento e intimidatorio, che certo non ha nulla a che vedere con la storia e i valori della nostra città", ha comunicato la segretaria territoriale Pd, Francesca Degli Esposti.
Già nelle scorse settimane a Imola si erano verificati analoghi episodi intimidatori da parte degli attivisti anti-vaccino. A gennaio, il centro vaccinale cittadino era stato preso di mira ripetutamente, con due raid avvenuti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro.
"Se non puoi dire no al vax sei schiavo", avevano scritto i soliti facinorosi sul muro della struttura. Inoltre, erano stati ritrovati alcuni slogan di eguale tenore sulle pareti esterne di alcuni istituti scolastici imolesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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