In tempi di guerra la verità è una delle vittime: la comunicazione diventa di pura propaganda e spesso non è possibile affermare con assoluta certezza le notizie che arrivano sul campo della battaglia. Su questo la Russia non è di certo esente, visto che fin dallo scoppio del conflitto militare tiene a far passare messaggi a suo favore e addirittura scarica le responsabilità sulla tragedia di Bucha. C'è chi ha posto dubbi sull'affidabilità delle drammatiche immagini arrivate, sostenendo che le foto diffuse da Kiev potrebbero essere state manomesse e falsificate. Peccato però che gli stessi russi non possano dichiararsi puri in tal senso.
Nell'ultima puntata di Non è l'arena, programma in onda la domenica sera su La7, Massimo Giletti è tornato sul post della ragazza ucraina che era stato ritoccato dalla propaganda russa e ha smascherato l'ospite in collegamento. La versione di alcuni russi riguarda il fatto che una ragazza si sarebbe finta morta mentre in realtà era viva, traendo così in inganno tutti coloro che hanno visionato il post. Ma la trasmissione aveva intervistato la giovane, che aveva precisato quanto accaduto e smentito le ipotesi della Russia.
Il giornalista russo Alexey Bobrovsky ha iniziato il suo intervento cercando di mettere in discussione l'attendibilità di Massimo Giletti, facendo notare di essere di fronte a due bugie: "Non era la scorsa settimana ma due settimane fa. E io ho detto che sarei tornato se mi farà vedere due video. Sono molto contento per questa ragazza che è viva, non avevo nessun dubbio. Penso però che lei due volte ha detto bugie". La sottolineatura ha irritato Giletti che, dopo un brevissimo periodo di sconcerto, ha replicato alla mossa di Bobrovsky interpretata come un buttare la palla in tribuna: "Scusi, lei pensa davvero di cavarsela con una battuta come questa? Mi sta anche simpatico questo modo di fare, però stiamo attenti e corretti".
Hanno creato polemiche le foto di una ragazza (una allo specchio e l'altra a terra senza vita) che aveva allegato una breve descrizione: "Ciao mondo. Sono Nastya Savchyshyn. Vivevo a Bucha. Le due foto sono entrambe mie. In tempi di pace amavo viaggiare. Sono stata uccisa dai soldati russi perché ero ucraina". In tal modo i russi hanno fatto capire che questa ragazza è ancora in vita e si sarebbe sostituita come un'attrice.
Il programma Non è l'arena ha provato a cercare la giovane che successivamente ha mandato il vero post, quello originale che non aveva subito alcuna modifica da parte dei russi. In effetti questa versione cambia del tutto rispetto a quella russa: "Ciao mondo. Mi chiamo Nastya. Sono ucraina. Sulla sinistra c'è la mia foto (allo specchio, ndr). Nella foto a destra avrei potuto essere io (a terra senza vita, ndr). Potrebbe capitare a ognuna di noi".
Giletti inoltre era riuscito a far intervistare la ragazza attraverso un audio, ma il giornalista russo Alexey Bobrovsky aveva espresso forti riserve sull'attendibilità di una registrazione usata per smontare le tesi sostenute dalla propaganda
russa. Il conduttore di Non è l'arena, dopo averlo smascherato, non ha avuto dubbi: "Quindi il post non era originale, era stato modificato. Non so da chi ma di sicuro da qualcuno che vive in Russia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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