Era subito fuggito in Albania, dopo aver accoltellato due minorenni durante una rissa. Quando solo pochi giorni fa è tornato in Italia però, per lui sono scattate le manette. E adesso dovrà rispondere di lesioni aggravate dall'uso di un coltello e rissa. Protagonista della vicenda, svoltasi a Firenze, è un ventenne di origine albanese. Come spiegato dagli inquirenti, i fatti in questione risalgono alle ultime settimane dello scorso anno: era dicembre e il giovane stava passeggiando nella zona della Fortezza da Basso insieme alla fidanzata e ad un amico.
Volevano con tutta probabilità godersi un giro sulla ruota panoramica allestita in quel periodo nel capoluogo toscano, ma all'obbiettivo non sono mai arrivati. Il motivo? Il ragazzo avrebbe notato poco distante sette giovani che a suo dire avrebbero osservato con troppo interesse la ragazza, forse facendo qualche apprezzamento di troppo. Secono le ricostruzioni dei poliziotti, sarebbe dunque andato verso di loro per chiedere spiegazioni. E la discussione, diventata via via sempre più accesa e difficilmente controllabile, sarebbe rapidamente degenerata per trasformarsi presto in una colluttazione. Durante lo scontro (spalleggiato dall'amico) avrebbe estratto un coltello che teneva in tasca e ferito con una serie di coltellate due dei sette giovanissimi con i quali stava lottando.
Questi ultimi avrebbero rimediato ferite alla coscia e all'anca, ma visto il tempo trascorso si sono ormai ripresi in toto anche grazie alle cure prestate loro dai sanitari. La squadra mobile della polizia, immediatamente allertata, non ha impiegato molto per identificare le nove persone coinvolte nel caso e il giudice per le indagini preliminari aveva provveduto già lo scorso gennaio a disporre la misura cautelare nei confronti dell'autore del gesto. Solo che a quel punto il giovane era già scomparso: nelle ore successive all'episodio infatti, aveva deciso di andarsene dalla Toscana e fare ritorno a Tirana, la sua città d'origine.
E lì ha trascorso gli ultimi mesi, in attesa che si calmassero le acque e potesse rientrare sul suolo italiano in un secondo momento. Peccato per lui che i calcoli si siano rivelati errati: pensando evidentemente di non essere più ricercato, qualche giorno fa ha acquistato un biglietto aereo per Bologna.
E una volta sbarcato all'aeroporto della città emiliana, la sorpresa: ad aspettarlo c'erano sia gli agenti della squadra mobile fiorentina che quelli della polizia di frontiera aerea del capoluogo emiliano, che lo hanno tratto in arresto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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