Ieri a Mosca e nelle maggiori città della Federazione Russa, si sono tenute le manifestazioni commemorative della vittoria nella Grande Guerra Patriottica, ovvero la Seconda Guerra Mondiale come viene definita dai russi.
Quest'anno, stante le indiscrezioni trapelate nei giorni precedenti la manifestazione, c'era molta attesa per il discorso del presidente Vladimir Putin, ritenendo che potesse dichiarare ufficialmente guerra all'Ucraina. Abbiamo avuto modo di ascoltare le parole del leader del Cremlino, che sono state molto dure nei confronti dell'Occidente e della Nato, ma non hanno fatto alcun cenno alla paventata “guerra totale” o a una mobilitazione generale delle forze armate, che comunque è plausibile avverrà nei prossimi giorni stante l'impasse delle operazioni belliche in Ucraina di questa seconda fase del conflitto.
La parata degli armamenti russi avrebbe dovuto concludersi, come da tradizione, con il sorvolo dei velivoli delle forze aerospaziali russe e dell'esercito: caccia, bombardieri ed elicotteri, in formazione, sono soliti effettuare un passaggio sopra la piazza Rossa a dimostrazione del potere aeronautico di Mosca.
Quest'anno, però, il sorvolo è stato annullato un'ora prima dell'inizio delle celebrazioni. La Tass ha infatti riportato, in uno stringato comunicato, che “la parte aerea della Victory Parade sulla piazza Rossa a Mosca il 9 maggio non si svolgerà a causa delle condizioni meteorologiche”. Chi ha seguito in diretta la parata avrà potuto notare come il cielo sopra la capitale russa fosse poco nuvoloso, e pertanto sono stati sollevati dubbi sulla reale motivazione dell'annullamento del sorvolo.
C'è chi ha pensato che sia stata una scelta dettata dalla penuria di carburante avio, ma bisogna considerare che, se c'è una cosa che non manca in Russia, sono proprio gli idrocarburi e relativa filiera di raffinazione. Alcuni addirittura si sono spinti oltre, ritenendo che fosse una decisione presa per evitare possibili attentati con sistemi missilistici antiaerei spalleggiabili oppure perché ci sono stati atti di sabotaggio negli aeroporti di partenza: opzioni che riteniamo infondate stante il dispositivo di sicurezza schierato.
Sono state davvero le condizioni meteo avverse a determinare la cancellazione della parte aerea della manifestazione? Potrebbe essere così. Innanzitutto avere cielo sereno non significa che sia una condizione sufficiente per effettuare un sorvolo, soprattutto a quota molto bassa come quello che si effettua per il 9 maggio: ci può infatti essere una situazione in cui la presenza di vento forte, soprattutto a raffiche, sconsigli di volare in formazione, a bassa quota e velocità.
Secondariamente è possibile che negli aeroporti di partenza le condizioni di visibilità fossero diverse da quelle riscontrate su Mosca, e pertanto non sono stati possibili i decolli. Altrove, come ad esempio a Kaliningrad, la manifestazione aerea si è tenuta regolarmente, quindi non è stata una decisione precauzionale generale ma solo localizzata a Mosca e, a quanto sembra, anche a Yekaterinburg e Novosibirsk.
Ma com'erano effettivamente le condizioni meteo su Mosca nella mattina di lunedì? Sappiamo che sulla capitale russa il limite inferiore delle nubi era di 1100 metri, sufficiente per il volo, ma il vento era a raffiche con una velocità compresa tra i 40 e i 50 km/h, determinando quindi una situazione non adatta per lo skywriting, ovvero per la “scrittura” nel cielo coi fumi dei velivoli (qualcosa che avviene sempre durante la manifestazione coi colori della badiera russa). Questa possibilità è quella più plausibile, stante anche considerazioni simili effettuate nelle passate edizioni delle celebrazioni del 9 maggio: nel 2019, parimenti, la manifestazione aerea era stata annullata per lo stesso motivo.
Bisogna anche considerare che la visibilità da bordo di un velivolo in volo a una determinata quota è diversa rispetto a quella da terra o dallo spazio, per via delle condizioni di umidità e pressione
che localmente possono cambiare. Restano però i dubbi sulla spiegazione ufficiale del Cremlino, come sempre avviene in questi casi, ma l'annullamento per condizioni meteo avverse resta, al momento, quella più plausibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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