Aveva avvertito degli strani dolori alla pancia e così i familiari avevano deciso di portarla all'ospedale, per farla visitare al pronto soccorso. Nella struttura sanitaria, dove era stata accompagnata dal fratello e della sorella, i medici però hanno capito che all'origine di quei dolori c'era una gravidanza in corso, di circa sette mesi. Secondo quanto riportato da La Nazione, al centro della vicenda c'è una ragazzina di 12 anni, appartenente alla comunità Rom e arrivata in Italia da pochi giorni. È accaduto a Perugia.
La scoperta della gravidanza
La bambina, da circa una settimana, era ospite della famiglia degli zii, che vivono nel capoluogo umbro e dopo aver lamentato il fastidio, la dodicenne era stata accompagnata all'ospedale del Santa Maria della Misericordia. Lì i medici, dopo averla sottoposta a un'ecografia, hanno scoperto che la bambina era appunto incinta. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, la madre della ragazzina sarebbe rimasta in Romania e il padre sarebbe scomparso da qualche tempo.
La decisione delle forze dell'ordine
In base a quanto riportato dal quotidiano toscano, i dottori, dopo aver effettuato gli esami clinici, avrebbero subito avvertito la polizia. Gli agenti della Divisione anticrimine, insieme ai colleghi del posto, a loro volta, avrebbero avvisato la procrura presso il tribunale per i minorenni. Da lì, la decisione del pubblico ministero, Flaminio Monteleone, di affidarla temporaneamente ai medici in ospedale, in attesa di svolgere le indagini sull'accaduto e rintracciare la madre della ragazzina.
La situazione
La ragazzina, ricoverata nella struttura ospedaliera del capoluogo umbro, ora dovrebbe rimanere in ospedale alcuni giorni. Al momento dell'arrivo in pronto soccorso, il suo quadro clinico sarebbe risultato stabile. In ospedale, però, la dodicenne era arrivata accusando fortissimi dolori al ventre e soltanto grazie agli esami del sangue, all'ecografia e agli approfondimenti effettuati dai medici, era stato evidenziato lo stato di gravidanza della minorenne. L'accertamento appurato dai medici ha fatto avviare il protocollo previsto in casi di questo tipo, per la tutela della bambina. Tra questi, il primo passo è l'attivazione del tribunale per i minorenni. L'affidamento ai medici, infatti, sarebbe stato un atto consequenziale attuato al solo scopo di tutelare, nel modo più prudente possibile, la ragazzina, in attesa che gli agenti della questura terminino tutte le indagini del caso su mandato della procura.
Le ipotesi
In base alle prime ricostruzioni, ai medici, in un primo momento, la ragazzina avrebbe negato di aver avuto rapporti sessuali (probabilmente confusa e spaventata dall'esito degli esami in ospedale). Poi, però, avrebbe variato la sua versione, raccontando dell'esistenza di una sorta di fidanzato di 14 anni, con cui potrebbe aver avuto contatti intimi.
Il fratello della dodicenne, ascoltato dalle forze dell'ordine, avrebbe mostrato sia un documento di affidamento della sorella più piccola, sia il certificato medico di una visita ginecologica (effettuata nel mese di novembre), da cui, però, non risulterebbe lo stato di gravidanza della ragazzina. Intanto, in questo momento, le forze dell'ordine stanno valutando tutte le ipotesi. Compresa quella di un eventuale abuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.