Pesce non tracciabile e malconservato, scatta il sequestro

Operazione della Capitaneria di Porto a Torre del Greco in provincia di Napoli: sigilli a più di duecento chili di polpi e gamberi

Pesce non tracciabile e malconservato, scatta il sequestro

Oltre duecento chili di pesce e prodotti ittici in cattivo stato di conservazione e senza tracciabilità, scatta il sequestro in una pescheria di Torre del Greco, in provincia di Napoli.

L’operazione porta la firma degli uomini della Capitaneria di Porto del posto che nella giornata di mercoledì scorso, insieme al personale medico-veterinario dell’Asl Napoli 3 e degli agenti della polizia locale, hanno passato al setaccio la filiera della pesca a tutela dei consumatori.

Dalle analisi del personale impegnato nel monitoraggio è emerso che in quell’esercizio commerciale erano stati offerti in vendita al pubblico pesci e crostacei ritenuti in stato di conservazione non ottimale. Ma non è tutto perché la merce sarebbe risultata per buona parte non perfettabile tracciabile. Nel mirino dei controlli sono finiti per la precisione 220 chilogrammi di pesce, per lo più polpi e gamberi.

La merce è dunque finita sotto sequestro e ne è stata disposta la distruzione in quanto giudicata non idonea al consumo umano mentre i responsabili sono stati deferiti alla Procura

della Repubblica in seno al tribunale di Torre Annunziata.

Ai controlli di questa settimana, presto, ne seguiranno degli altri per garantire, in vista del Natale, il rispetto delle norme a tutela dell'igiene e del commercio.

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