La Pescheria Spadari apre anche di sera: piovra croccante e rombo al Bloody Mary

Manca solo il mare davanti. È un posto che te lo immagini poggiato sugli scogli e invece lo si trova nel vecchio centro milanese, in via Spadari, fra Peck, La Durèe e Passerini, nomi e luoghi che evocano profumo di storia e vecchie fotografie meneghine. La Pescheria Spadari, qui da quasi cent'anni, apre anche la sera, stavolta come bistrot, 18 posti e soprattutto una cucina che sorprende e regala ottimismo. Un gruppo di amici ha deciso di scommettere e di investire laddove finora si è solo acquistato il miglior pesce della città, lasciando le chiavi del commando ad Alberto Pegoraro, noto finora per le sue attività nell'ambito fotografico modaiolo. Elegante e intrigante la piovra croccante con stracciatella di buffala e mandorle in crema di rucola, avvolgenti le linguine in crema di zucchine, capesante e fiori di cappero, intrigante il rombo al Bloody Mary, gustosissime le tagliate di spada e tonno, poi c'è il mille foglie di gamberi con pane carassau, piatto con un difetto imperdonabile, ovvero il fatto che finisce troppo veloce. Piatto peccaminoso, saporito come un bacio, seducente, che induce alla lentezza: il primo boccone è un colpo al cuore, i sapori sono netti e garbati, solo a guardarlo ci si sente invaso dal desiderio, è pura lussuria. «L'ho pensato come se fosse un dolce, ma leggermente salato», racconta lo chef Luca Mango, milanese con parentele ovunque, da Napoli al Trentino. «In pratica è una sfogliatella ai frutti di mare».

Equilibri perfetti fra il croccante e il morbido, fra il dolce del pomodorino datterino e il sapore del gambero: il gioco dei contrasti e delle consistenze canta. Il piatto vale da solo una cena qui. (Via Spadari, 4, Milano - tel. 02-878250)

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