A dicembre scatterà il Giubileo. Roma si prepara ad ospitare milioni di fedeli, ma anche a respingere gli attacchi terroristici temuti dalle forze di intelligence. Così il Viminale insieme alle Forze dell'Ordine ha varato un piano dettagliato per dare il via alle operazioni di salvataggio in caso di attacco terroristico alla Capitale. Il programma, come riferisce l'Ansa, è stato messo a punto dopo mesi di lavoro e contiene di fatto un piano a ingranaggi che dà di fatto priorità all'intervento delle forrze dell'ordine e dei soccorritori. Il piano scatterebbe subito dopo l'attacco. (Guarda il piano sulla mappa)
Il piano più significativo riguarda San Pietro e il Colosseo. Poi c'è quello per l’Anfiteatro Flavio. : nel raggio di chilometri dal punto dell'eventuale attacco, la zona viene messa in sicurezza ed isolata, con l'intervento di Nocs, Digos, vigili del fuoco, protezione civile e ambulanze pronti a muoversi tra le cosiddette 'zone calde' e 'zone tiepide'. A questo punto i reparti antiterrorismo dovrebbero circondare la zona mentrele ambulanze resterebbero nella "zona tiepida" per far partire i mezzi. La sala operativa sarà ai Fori Imperiali. Il quartier generale sarà affincato da un'area sanitaria per soccorrere i feriti. Il Circo Massimo sarà la pista d'atterraggio per l'elisoccorso.
Lo scenario cambia se invece l'attacco fosse diretto a Piazza San Pietro. La zona clada a quel punto sarebbe delimitata dal colonnato del Bernini. Nelle piazze limitrofe ci sarebbero ninvece gli elicotteri. L'ospedale in cui trasportare vittime e feriti sarebbe quello del Santo Spirito. Un'altra eliambulanza invece atterrerebbe a largo Giovanni XXIII.
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