Un immigrato marocchino di 30 anni, T.H., domiciliato a Cosenza, è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile della città calabrese con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, lesioni e violenza privata nei confronti della propria convivente e sia connazionale.
L’uomo, infatti, picchiava la donna anche in presenza dei figli di 1 e 4 anni perché non accettava il suo stile di vita “occidentale” così contrario ai precetti islamici.
Lo straniero è anche accusato anche di avere costretto la convivente a subire violenza fisica e psicologica durante i loro rapporti sessuali e di avere più volte malmenato la donna così forte da lasciarle anche i segni delle percosse sul corpo.
Nonostante il pesante clima di paura che si respirava tra le mura domestiche, la donna non ha mai denunciato gli atti di violenza perché terrorizzata dalle ripetute minacce di morte che riceveva dal compagno che, spesso, agiva in stato di alterazione a causa dell’uso di alcol e droga.
Eppure qualcosa sulla drammatica situazione in cui versava la vittima è trapelato.
Ieri pomeriggio, in seguito ad una attenta attività investigativa, gli investigatori della Squadra mobile hanno posto fine al calvario della donna arrestando il 30enne marocchino.L’uomo, inoltre, è ritenuto dagli inquirenti essere un soggetto incline ad una visione integralista della religione e recidivo anche a compiere reati come spacciare sostanze stupefacenti in zone frequentate da minori.
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