Romeno picchia, violenta e rinchiude in casa la compagna per mesi: il racconto choc

Un quarantasettenne romeno è stato arrestato per maltrattamenti e lesioni: è accusato di aver picchiato, violentato e segregato in casa per mesi l'ex-compagna, arrivando a nasconderle i vestiti pur di non farla uscire

Una volante della polizia a Siena
Una volante della polizia a Siena

Avrebbe tenuto per mesi sotto scacco la compagna, picchiandola, violentandola e minacciandola ripetutamente di morte. In alcuni casi l'avrebbe persino chiusa a chiave senza vestiti in una delle stanze dell'appartamento in cui vivevano, pur di non farla uscire. E a seguito della denuncia sporta da quest'ultima, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni. In manette è finito nelle scorse ore un quarantasettenne originario della Romania e residente a Siena, per una vicenda chiusa dopo circa un anno e mezzo di continue violenze.

Stando a quanto dichiarato dalla stessa vittima alle forze dell'ordine, il partner aveva cambiato radicalmente atteggiamento nei suoi confronti rispetto ai primi mesi di una relazione iniziata nel 2021. Le settimane passavano, con costanti manifestazioni di gelosia da parte sua, che la teneva letteralmente segregata per il timore che si incontrasse con qualche amico o, comunque, con altri uomini. Nelle occasioni in cui lei usciva da sola, ad esempio per andare a lavoro, la seguiva o la tempestava di telefonate al cellulare o messaggi scritti e vocali intimandole di dirgli dove si trovava e di tornare immediatamente indietro.

Una situazione divenuta presto insostenibile per la cinquantaquattrenne, la quale aveva deciso di abbandonare la città di nascosto per recarsi altrove (fuori regione) dove sperava di rifarsi una vita propria e autonoma. Un piano andato a buon fine, fin quando l'ex riuscì tuttavia a rintracciarla (utilizzando diversi numeri di telefono che l’avevano indotta a rispondere) e a convincerla poi a licenziarsi dal suo nuovo lavoro per riprendere la convivenza. Un nuovo inizio solo sulla carta, visto che il romeno avrebbe continuato a maltrattarla. La donna si è quindi recata dalla polizia e dopo esser stata inserita in una struttura protetta, ha provato più volte a riprendersi i capi d'abbigliamento e i documenti rimasti nell'abitazione dell'ex-partner, ma quest'ultimo sarebbe riuscito ogni volta a sventare ogni suo tentativo, aggredendola e continuando a minacciarla.

L'aggredita si sarebbe dunque recata ancora in questura, dove l'aggressore l'avrebbe seguita commettendo però una serie di errori poi rivelatisi fatali: il suo atteggiamento ha insospettito due poliziotti liberi dal servizio, che lo hanno identificato. E soprattutto, avrebbe continuato a chiamare e ad inviare messaggi minacciosi alla donna anche durante la fase di verbalizzazione da parte degli agenti della squadra mobile.

E proprio quest'ultimo episodio è stato determinante per gli investigatori, a conferma del protrarsi della condotta vessatoria dello straniero. E alla fine ha portato all’emissione della misura cautelare della custodia in carcere.

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