Un tasso alcolemico dell'1,4 ed esito non negativo per altre varie sostanze stupefacenti. Questi i risultati dei test compiuti su Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, indagato a piede libero con l'accusa di omicidio stradale per aver investito e ucciso le due 16enni Gaia e Camilla nella notte tra sabato e domenica a Corso Francia a Roma. Sul passato del 20enne ci sarebbero anche due casi di possesso di droga. Al figlio del regista era stata da poco restituita la patente dopo aver scontato il periodo di sospensione in quanto era stato trovato in possesso di hashish.
Nel pomeriggio intanto, all'istituto di medicina legale dell'università della Sapienza è fissata l'autopsia delle due giovani vittime.
"Voglio giustizia, non vendetta", ha detto la mamma di Camilla, una delle due 16enni al suo legale, l'avvocato Cesare Pirino. "Il padre, la madre e la sorella di Camilla sono distrutti per quanto accaduto - spiega il legale -. Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda. Attendiamo i risultati dell'esame autoptico, verrà svolto un esame esterno delle salme, per accertare la dinamica di quanto accaduto".
"Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l'incidente che avevo subito". Il padre di Gaia è affranto. Il suo legale Giovanni Maria Giaquinto ha spiegato: "È molto provato. Nel 2011 ha subito un grave incidente in moto, all'Eur, che lo ha costretto sulla sedia a rotelle.
Questa tragedia ha un risvolto ancora più drammatico perché colpisce un uomo già provato duramente. Questa mattina l'ho sentito, gli ho comunicato che oggi pomeriggio verrà svolto l'esame del corpo di Gaia. Questa notte non ha chiuso occhio, è distrutto per quanto accaduto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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