La pizzeria lo licenzia e lui mette in scena una vendetta servita calda. Alla faccia del detto che vuole la vendetta come piatto servito freddo. Già, perché la mente diabolica che ha inscenato tutto appartiene al dipendente di un ristorante, che si è visto dare il ben servito. I carabinieri stanno indagando dopo che il 35enne pregiudicato, residente a Carpi, è stato denunciato per stalking dall’ex collega di lavoro. L’uomo infatti avrebbe attribuito il suo licenziamento a un collega di 43 anni.
Avrebbe quindi attaccato la vittima con atti persecutori dal luglio scorso, arrivando anche a passeggiare davanti alla pizzeria svariate volte indirizzando offese e insulti all’ex collega. Invece, secondo le indagini dell’Arma, questo non avrebbe avuto nessun ruolo nell’allontanamento dal ristorante. Il motivo del licenziamento sarebbe attribuibile ai suoi comportamenti tenuti sul luogo di lavoro, come per esempio atteggiamenti troppo disinvolti nei confronti dei clienti. Inoltre, alcuni testimoni ascoltati degli agenti, assicurano che il 35enne fumasse durante le ore di servizio, incurante del divieto. Non pago degli insulti rivolti al capro espiatorio che aveva scelto come unica causa dell’addio al suo lavoro, ha pensato bene di vendicarsi anche nei confronti del suo ex datore. Il 35enne deve aver pensato che una vendetta servita calda fosse meglio rispetto a quella servita fredda. Ha deciso così di telefonare al ristorante camuffando la propria voce e fingendo di essere un cliente della pizzeria voglioso di ricevere un quantitativo elevato di pizza. Con tanto di nome, cognome e indirizzo.
Peccato solo che il cliente non volesse assolutamente farsi recapitare a casa ben 8 metri di pizza. Adesso gli inquirenti dovranno ascoltare diversi testimoni, tra ex colleghi e clienti del ristorante, per far luce su quanto accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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