In pochi pagano la Tari e dal comune di Palermo parte la caccia agli evasori

Per indurre a pagare tutti la tassa dei rifiuti, il Comune fa scattare il piano di recupero crediti. Nelle casse di palazzo delle Aquile mancano 10,4 milioni di euro

In pochi pagano la Tari e dal comune di Palermo parte la caccia agli evasori

Il comune di Palermo scende in campo contro chi non paga la tassa dei rifiuti. Niente più avvisi bonari, ma una lettera con cui si comunica che il mancato versamento può essere regolarizzato avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso. Ciò consentirà di versare il tributo dovuto con uno sconto sostanzioso della sanzione, dall'attuale 30 per cento al 4,29 per cento per l'omesso versamento della rata di Tari dell'aprile; sanzione che scende al 3,75 per cento, per l'omesso versamento della rata di ottobre. Si tratta dell'ultimo tentativo di racimolare i tributi in una città dove l'evasione è ancora altissima. "Diamo la caccia serrata agli evasori - dice il sindaco Leoluca Orlando -. Talaltro i nostri controlli dicono che la zona dove si evade di più è il centralissimo quartiere Libertà-Politeama, mentre si evade di meno in periferia".
Ci sono interi quartieri dove non paga quasi nessuno la Tari, come a Borgo Vecchio, storico quartiere a due passi dalla zona del porto. Gli uffici comunali hanno registrato un ammanco di più di 1 milione di euro per 1277 abitazioni. Mentre 1398 utenze del centro storico - dove è partita qualche mese fa la raccolta differenziata con pessimi risultati - mancherebbero all'appello poco più di 1 milione e centomila euro. Più o meno la stessa cifra per la zona di San Lorenzo e Resuttana. Le zone più virtuose sono invece, i quartieri periferici: la borgata marinara di Sferracavallo è quella con il tasso di evasione più basso della città (145 mila euro), bene anche Villa Tasca dove il tasso di evasione è pari a 272 mila euro. Resta però, il fatto che il mancato pagamento della Tari non permette al Comune di migliorare la raccolta dei rifiuti, che a Natale ha toccato livelli allarmanti.
Gli uffici comunali nel frattempo, hanno cercato di mettersi in linea con la tecnologia. Nel 2018 è entrato in vigore il regolamento sul ravvedimento operoso che consente ai cittadini di prevenire gli accertamenti e adempiere anche in ritardo con sanzioni minime. "Il Comune ha deciso di concedere un’ulteriore possibilità prima di notificare gli avvisi di accertamento per omesso pagamento della Tari - afferma l'assessore comunale al bilancio Antonino Gentile - e procedere al recupero coattivo delle somme, con aggravio di sanzioni ed interessi.

Nei confronti di coloro che continuano a non pagare e danneggiare la comunità di appartenenza, il settore tributi provvederà alla successiva notifica degli avvisi di accertamento con l’applicazione delle sanzioni nella misura intera”.

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