La polizia ha le divise del 1987. C’è da sorridere se si pensa che in genere di media, quando un paio di pantaloni sono consumati, li buttiamo ogni cinque sei anni, anche due per i meno fortunati. La Polizia di Stato invece può vantare pantaloni vecchi stagionati di 32 anni, con tutti i rischi che questa professione comporta; con i poliziotti ogni giorno sottoposti alle intemperie, ai rischi, ai logorii del mestiere. È accaduto in Questura a Venezia dove qualche settimana fa al magazzino Veca di Venezia, l’ufficio interno alla Questura che veste i poliziotti, sono arrivate per la polizia stradale le divise marchiate 1987. Controllo numero 22948 del 9 gennaio 1987 si legge nelle etichette. Che c’è da pensare che controlli non ne abbiano fatti altri, dato che altrimenti sarebbero stati aggiornati. E che quella divisa chissà da quanti anni gira tra le fila della Polizia di Stato.
Ma a Venezia, alla Polfer, la polizia ferroviaria che ogni giorno ci difende quando prendiamo e scendiamo dai treni, quando siamo da soli di notte nelle stazioni, mancano anche i cinturoni operativi nuovi. Idem a Livorno. Il cinturone operativo è quella specie di borsello che avvolge la vita, in tutti i sensi, del poliziotto, in zona cintura e che contiene la fondina per la pistola, il porta caricatore, il porta sfollagente, eccetera. Tutte cose che servono alla sicurezza in primis personale e poi alla nostra.
"In un video di un'operazione - denuncia Mauro Armelao, segretario generale regionale Fsp Polizia di Stato - la Summer Clean Station dell'8 agosto scorso (un'operazione di controlli straordinari della stazione di Mestre da parte della Polizia Ferroviaria ndr) si vede il cinturone bianco che ormai è vecchio e logoro. Non solo - continua - gli gli uomini della Polfer che garantiscono la sicurezza dei cittadini nell’area delle stazioni ferroviarie e a bordo dei convogli non hanno nemmeno lo spray urticante e le fascette. Lo spray è utile in caso di aggressioni in ambienti aperti che sono sempre più frequenti e quotidiane".
Pochi giorni fa infatti due poliziotti del commissariato di Marghera sono stati colpiti da un trentenne pluripregiudicato, noto spacciatore, che vedendo che era prossimo al rimpatrio, prima si è scagliato contro la volante della polizia che avrebbe dovuto riaccompagnarlo a Cpr di Roma, poi non contento ha iniziato a mangiare i vetri dell'auto e poi ha pure aggredito due agenti ferendoli e mandandoli in ospedale. Per uno sette giorni di prognosi, per l'altro dieci.
"Tutto questo è inaccettabile - tuona Armelao - siamo dimenticati da tutti e siamo stanchi di lavorare così. Per non parlare della pistola elettrica Taser, gli uomini della Polfer sono anche sprovvisti delle fascette in velcro, pur avendo fatto i corsi per utilizzarle e le fascette sono molto utili per immobilizzare persone violente e aggressive. Durante i mesi estivi - continua - ci sono stati vari episodi a Mestre che hanno visto i colleghi della polizia ferroviaria intervenire a mani nude. Agenti che solo grazie all’esperienza e alla professionalità sono riusciti a non farsi male cercando di calmare delle persone esagitate e violente".
Una lettera è stata mandata anche in data 26 agosto 2019 al questore di Venezia, avente per oggetto: "mancanza cinturoni operativi", per "valutare la possibilità di voler fornire al personale della Polfer, che svolge servizi operativi presso la Sezione di Mestre, Venezia e Portogruaro, il solo cinturone operativo con relativa fondina al fine di uniformare le divise indossate dai colleghi che svolgono servizi operativi esterni".
Stando a dati forniti da fonti interne alla polizia di stato, alla Polfer di Padova mancano 9 cinturoni operativi. Alla Polfer di Mestre ne mancano 36. A Venezia, stazione di Venezia Santa Lucia, ne mancano 35.
"Uno scandalo - continua Armelao - non riusciamo a capire come in una questura di prima fascia come quella di Venezia manchino i cinturoni operativi,
mentre in altre province nettamente più piccole come Arezzo, Prato, Udine, questi ci siano. Poi vogliono indagare i poliziotti che hanno fatto salire il figlio di Salvini sulla moto ad acqua? Ma di cosa stiamo parlando?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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