La lombosciatalgia gli impediva di lavorare, ma non di giocare in ben otto tornei di tennis. Un ex assistente capo della polizia dell'aeroporto di Rimini è stato rinviato a giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Sono stati gli stessi colleghi della Polaria a smascherarlo e arrestarlo dopo mesi di indagini.
Il prossimo settembre Antonio Mariella, 45 anni, nato a Pesato, ma residente a San Savino di Montecolombo in provincia di Rimini, dovrà rispondere davanti al tribunale delle accuse di aver "simulato ed aggravato reiteratamente le patologie in modo da trarre in errore le autorità sanitarie", come si legge su "il Resto del Carlino". Secondo i certificati da lui presentati, per un anno avrebbe sofferto di "lombosciatalgia cronica con artrosi al disco lombosacrale" che, sosteneva, gli avrebbe impedito di svolgere la sua attività come assistente capo della Polizia di frontiera area dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini.
Nel frattempo senza lavorare continuava a percepire stipendio, benefici e esenzioni, facendo inoltre richiesta al ministero dell'Interno di indennizzo per malattia dovuta a causa di servizio. Come riportato dal "Corriere Romagna", la patologia l'avrebbe reso inabile alle funzioni più elementari richieste dalla sua professione come portare la pistola o, in occasione della messa per il patrono della polizia, di rimanere in piedi in funzione di rappresentanza.
Ma nel dicembre di due anni fa Mariella viene arrestato su ordinanza del gip Sonia Pasini, a seguito delle indagini degli stessi colleghi della Polaria, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Dalle telecamere installate dagli inquirenti nel circolo sportivo di Coriano, infatti, si vedeva l'indagato giocare a tennis dimostrando secondo l'accusa come l'ex assistente capo si allenasse tranquillamente sul campo, tutt'altro che bloccato dalla lombosciatalgia. Durante il periodo ufficialmente in malattia Mariella avrebbe preso parte a otto tornei di tennis a livello agonistico. Altre immagini acquisite dagli investigatori dimostrerebbero, inoltre, come il poliziotto riuscisse a rimanere in piedi senza particolari sofferenze per suonare il basso durante le esibizioni nei locali insieme alla sua band.
In parallelo alla procedura penale Mariella ha una causa civile aperta con il ministero dell'Interno.
Il consiglio di disciplina della Questura gli aveva tolto della divisa per violazione proprio dei regolamenti disciplinari, provvedimento contro il quale l'ex assistente capo ha fatto ricorso al Tar che però era stato respinto. Il Consiglio di Stato ha adesso ribaltato la sentenza riaprendo il contenzioso civile.
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