Arrestato con l'accusa di terrorismo internazionale, dopo otto anni vissuti a Verdellino, in provincia di Bergamo, l'imam di Zingonia, Hafiz Muhammad Zulkifal, voleva sì adoperarsi per colpire il Paese in cui risiedeva e nel suo luogo d'origine, ma non per questo intendeva rinunciare alle comodità offerte dallo Stato italiano.
È il Corriere della Sera a rivelare che l'uomo da tempo era il destinatario di una serie di contributi della Regione Lombardia, per l'affitto della casa all'ultimo piano di una vecchia palazzina e per pagare le spese scolastiche degli otto figli, che richiedeva regolarmente.
"Era sempre molto preparato su quelli che erano i suoi diritti", ha detto al quotidiano di via Solferino il sindaco del paese,
Giuseppe Maci. E sono le carte a dimostrare che per almeno due anni, nel 2011 e nel 2012, aveva ricevuto tra i mille e i millecinquecento euro di contributi e risparmiato circa 400 euro l'anno per libri e corredi scolastici.
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