Prende a martellate la moglie poi, in preda al delirio, la insegue con un coltello. Così, un 50enne di origini nordafricane, residente in Italia, ha aggredito la moglie infliggendole delle ferite profonde alla testa.
Le urla, le botte e una donna che corre giù dalle scale del condominio. È accaduto tutto in pochi, affannosi minuti. Stando a quanto riferisce il CorriereAdriatico.it, i fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di ieri, a Fermo, nell'omonima provincia marchigiana.
Da una appartamento in un quartiere periferico della città, una donna piange ed urla con tutto il fiato che ha in corpo. I vicini intuiscono che si tratta di un litigio di coppia, l'ennesimo tra una 50enne nordafricana e suo marito. I due sono in fase di separazione e non è la prima volta che da quella casa si levano grida di dolore straziante e insulti. Ma stavolta è diverso, c'è dell'altro. Tra quelle mura cieche si sta consumando una pericolosa violenza domestica: urge allertare la polizia. Neanche il tempo di telefonare al 113 che la donna fugge verso l'androne del palazzo, visibilmente ferita alla testa. Dietro di lei, come un indemoniato, l'uomo la rincorre con le mani insaguinate. La afferra per un lembo di stoffa scaraventandola sull'asfalto poi, le stringe il collo con le mani, quasi a volerla soffocare. È a calvacioni sul suo corpo ferito e vuole sbarazzarsene con un coltello. Ma mentre estrae l'arma dalla tasca, i poliziotti si avventano su di lui e lo ammanettano. Soltanto per un soffio non è finita in tragedia.
Sul posto, oltre agli agenti del Comando locale, è sopraggiunta anche un'ambulanza del 118. La 50enne è stata trasportata immediatamente in ospedale ma, nonostante il trauma cranico e le numerose ferite lacero-contuse alla testa, le sue condizioni di salute non sono apparse critiche. Un miracolo.
L'uomo, con cittadinanza italiana, ma di origini nordafricane, non era nuovo alle Forze dell'Ordine.
Soltanto da qualche mese era uscito dal carcere, ove era stato rinchiuso per reati a vario titolo in materia di stupefacenti. Inoltre, per episodi analoghi di violenza, si trovava in regime di arresti domiciliari. Pertanto, il giudice di turno ne ha convalidato l'arresto in carcere con l'accusa di tentato omicidio.
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