"Nessuno a scuola ha mai richiesto fascette. In base a quanto raccontatomi dalle maestre, quando insieme sono andate a fare le condoglianze alla madre di Loris, lei avrebbe consegnato queste fascette perché avrebbero fatto parte di un lavoro non concluso a scuola. Ma in aula nessuno ne ha portate, se non di nascosto, e nessuno ne ha fatto richiesta". A dirlo è la preside della scuola elementare di Santa Croce Camerina, Giovanna Campo.
Dall’esame autoptico sul corpo del bambino, sembrerebbe che il piccolo Loris sia stato ucciso proprio con delle fascette da elettricista, fascette su cui si sono concentrate le attenzioni degli investigatori. "Questo tipo di materiale - ha infine aggiunto la preside- non viene richiesto, sono oggetti pericolosi e gli insegnanti non chiedono mai attrezzi di questo tipo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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