Il prete che giustifica la pedofilia: "Se mi cacciano predicherò al bar"

Don Gino Flaim torna sulle sue parole sulla pedofilia: "È vero, ci sono certi bambini che cercano affetto. Non capisco lo scandalo: domani mattina vorrei ugualmente celebrare Messa"

Il prete che giustifica la pedofilia: "Se mi cacciano predicherò al bar"

Forse a volte, dopo averla combinata grossa, sarebbe meglio chiudersi nel silenzio. Invece don Gino Flaim, ex collaboratore parrocchiale della chiesa di San Giuseppe e San PioX di Trento, ha pensato di rilasciare a Repubblica un'intervista in cui aggiunge un carico da 90 alle sue parole a giustificazione della pedofilia ("La pedofilia posso capirla, l'omosessualità non lo so. Purtroppo ci sono bimbi che cercano affetto perché non lo hanno in casa e quindi alcuni preti possono anche cedere").

"Ma che ho detto di tanto grave"?", si chiede don Gino dicendosi sopreso di aver sollevato così tante polemiche. "Mi si sono presentati alla porta - aggiunge - ho detto solo poche parole, se ho detto qualcosa di grave l'ho detto senza saperlo". Eppure il video dell'intervista che ha rilasciato ieri ai microfoni di La7 è molto chiara. E il parroco non sembra "non sapere" cosa stesse dicendo. (guarda qui il video)

"Ma quindi giustifica i preti pedofili?", gli chiede il giornalista di Repubblica. "Ho detto che li capisco, non che li giustifico". Ma sulle frasi più gravi, ovvero sul fatto che sarebbe colpa dei bambini che in qualche modo provocano il peccato dei preti, di fatto il parroco conferma: "È vero, ci sono certi bambini che cercano affetto e se non lo trovano in famiglia lo trovano altrove: l'ho detto e lo ribadisco. È qui che cascano gli educatori. C'entra con tutti, non solo con i preti. Se gli educatori non sono come si deve sono i primi pedofili. Con alcuni bambini gli educatori sono i primi che ci cascano". Poi aggiunge: "Ma non li giustifico. Sono pienamente d'accordo con quanto ha detto Papa Francesco, sulla sua condanna verso certi atti. Avevamo problemi a organizzare un campeggio perché un educatore voleva stare sempre vicino ai bambini. E non l'ho accettato".

Sulla presenza dei pedofili tra i sacerdoti poi, don Gino non nasconde la mano: "Dico che qualche prete pedofilo ci può essere, non mi meraviglio. Ma non li giustifico. La pedofilia è una malattia. La Chiesa deve aiutare questi peccatori, occorre misericordia".

Sull'omosessualità, tema su cui il prete già ieri aveva tentennato a rispondere, aggiunge: "È un problema che non conosco. Non capisco tutto questo clamore".

Intanto la Curia gli ha revocato l'incarico e la facoltà di predicare. "Non lo so - ha detto il parroco - So solo che non mi hanno fatto dire la Mesa alle 17. Mi hanno detto di andare in Curia di corsa, il diacono mi ha detto che ho rovinato la Curia trentina. Ma come faccio ad andare? Ho 75 anni. Che vengano loro". Poi la stoccata finale: "Domani mattina vorrei ugualmente celebrare Messa, come ogni giorno.

E se non potrò farlo dirò la mia predica al bar, dove la gente mi conosce, mi ascolta e non ho mai dato scandalo". "Quando ero giovane un prete mi disse di andare sempre dritto per la strada pricipale - conclude - e così ho fatto anche questa volta. Pazienza, è stato messo in croce anche Gesù Cristo".

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