Continua la "telenovela" per la sepoltura di Erich Priebke, ex generale delle SS e responsabile dell'eccidio delle Fosse ardeatine morto venerdì scorso a Roma all'età di 100 anni.
Dopo gli scontri e le polemiche durante la cerimonia funebre ad Albano laziale di martedì, la salma di Priebke è stata portata nell'aeroporto militare di Pratica di Mare, in attesa di capire il da farsi (o di un trasferimento a Berlino secondo alcune indiscrezioni). In un primo tempo si era diffusa la notizia che il feretro fosse stato spostato in un luogo segreto, ma la voce - seppur riferita da una fonte autorevole - è stata smentita questa mattina.
Nuove accuse arrivano però da Paolo Giachini, legale di Priebke che nei giorni scorsi aveva rimesso il mandato, ma che è stato riassunto dal figlio dell'ex nazista. Secondo l'avvocato la salma sarebbe stata sequestrata la notte tra il 15 e il 16, durante i tafferugli ad Albano Laziale. "Quattro persone che la vegliavano sono state picchiate", denuncia, "Il feretro è stato portato via e da allora non sappiamo più dove è. Alle prime ore del mattino sono stato contattato dal figlio di Priebke, Ingo, che vive negli Usa, il quale mi ha rinnovato il mandato e mi ha chiesto di rivolgermi alle autorità per avere certezze sulla salma del padre".
Giachini punta il dito contro "i Servizi", responsabili a suo dire di "rapimento": "Il fatto è che allo stato noi non sappiamo dov’è la salma: noi temiamo che la si voglia far sparire, per poi coprire tutto con il Segreto di Stato", aggiunge l'avvocato, secondo cui sarebbero comunque in corso "contatti" con la Germania per la sepoltura in terra tedesca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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