Il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, ha rilasciato una intervista al giornale di Sicilia dove ha spiegato che "con ogni probabilità il corpo del bambino è stato trascinato qui solo di recente, altrimenti non si spiegherebbe perché il suo corpo sia stato trovato smembrato: in una zona la testa e gli indumenti, in un'altra il tronco senza arti".
"L'importante è averlo trovato"
Cavallo ha inoltre detto che vi sono delle ipotesi su quanto è avvenuto quel tragico lunedì 3 agosto, in cui Viviana e il suo bambino sono scomparsi. Con gli ultimi sopralluoghi alcune di queste ipotesi sul piatto sono andate rafforzandosi, mentre altre sono state abbandonate. Ha poi ringraziato tutte le persone che hanno contribuito alle ricerche e ha affermato che adesso si deve continuare a lavorare per dare le risposte alle tante domande ancora insolute.
Cavallo ha anche sottolineato che in questo momento l’importante è stare accanto alla famiglia di Gioele. "In questo momento non interessa chi lo abbia trovato. L'importante è averlo trovato. Ma appureremo anche questo. Noi abbiamo sempre detto, che dovevamo insistere in queste ricerche in questo posto e che più avevamo persone disponibili più probabilità c'erano di trovarlo. Avete sentito le motoseghe utilizzate per disboscare la vegetazione lo stato dei luoghi è difficile. Che lo abbia trovato un volontario o altri non interessa in questo momento".
"Smembrato e portato qui solo di recente"
Il punto rilevante è che Gioele probabilmente, morto come la madre il giorno della scomparsa, potrebbe essere stato spostato da alcuni animali selvaggi. Il corpo del bambino è infatti stato ritrovato smembrato. Da una parte la testa, dall’altra il tronco senza arti, da un’altra parte ancora i vestiti e le scarpe. Solo dopo sarebbe stato trascinato nel luogo del ritrovamento, ma solo di recente. Anche perché, secondo quanto emerso, i resti del bambino non erano nascosti, ma in quel punto c’erano anche tracce di animali selvatici. Sarà compito degli esperti delle analisi scientifiche riuscire a ricostruire quello che è successo. Quando ieri è arrivato il procuratore Cavallo con i medici legali e la polizia scientifica nessuno aveva più dubbi: avevano trovato Gioele.
L'ipotesi: "sepolto" dalla madre?
Un agente della squadra mobile ha consigliato al padre del bambino, Daniele Mondello, di non avvicinarsi. L’uomo a quel punto è crollato, sorretto da parenti e amici. Adesso, come riportato da La Stampa, spunta l’ipotesi che la mamma di Gioele possa aver seppellito il figlio e si sia in seguito uccisa sembra molto probabile. Alla donna era infatti stata diagnosticata una grave forma di sofferenza psichica. La paura che qualcuno le potesse portare via Gioele la terrorizzava. Il procuratore Cavallo aveva reso noto che Viviana “era molto impaurita”.
Il papà ha riconosciuto le scarpine del figlio
Le scarpine blu ritrovate ieri, mercoledì 19 agosto, nei boschi di Caronia sono quelle di Gioele. Ad affermarlo, durante l'incontro con la polizia, è stato il suo papà, Daniele Mondello. Il legale della famiglia, l'avvocato Pietro Venturi, ha ricordato che vi è stato il rilevamento del Dna del padre e del nonno materno di Gioele. A questo punto sarebbe certa l'identità del corpicino martoriato rinvenuto nella giornata di ieri. Il padre Daniele è giunto alla caserma Calipari di Messina insieme al padre Letterio e al medico legale Elvira Certa, che la famiglia ha scelto per la consulenza.
Mondello ha dovuto riconoscere gli indumenti e le scarpine ritrovate nei boschi di Caronia, vicino ai resti del bambino. Lo stesso luogo dove lo scorso 8 agosto era stato rinvenuto anche il cadavere della mamma Viviana.
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