Il proprietario della Red Bull scende in campo contro i buonisti

Dietrich Mateschitz, proprietario della Red Bull, ha deciso di lanciare una piattaforma mediatica. Un impero editoriale per un uomo che critica l'immigrazione

Il proprietario della Red Bull scende in campo contro i buonisti

Dietrich Mateschitz è un campione. La sua Red Bull, la bevanda energetica con le bollicine, ha letteralmente invaso il mondo. Partito dall'Australia, il magnate ha conquistato mercati in tutto il pianeta. Nella Formula 1 ha preso due scuderie (la Red Bull e la Toro Rosso) e con la Sebastian Vettel alla guida delle sue auto ha vinto praticamente tutto, lasciandosi alle spalle la Ferrari. Nel calcio ha acquistato una squadra in un paese vicino a Lipsia, gli ha cambiato nome e ha raggiunto la Bundesliga in pochi anni, arrivando l'anno scorso al secondo posto e in Champions League.

Si potrebbe andare avanti. Ma l'ultima idea di Mateschitz è quella di lanciarsi nel mondo dell'editoria. Ed è un problema per i buonisti di tutto il mondo. Come scrive La Verità, che ha rivelato questo progetto del magnate australiano, il tycoon insieme alla giornalista Michael Fleischhacker una piattaforma che offra " a potenziali informatori la possibilità di pubblicare in forma anonima. Siamo particolarmente interessati a note e documenti sulla corruzione, frode, riciclaggio di denaro e abuso di potere".

Il nome del nuovo giornale dovrebbe essere Näher an die Wahrheit, ovvero "Più vicino alla verità", e sarà controllato dalla fondazione Quo vadis veritas, sempre di proprietà diDietrich Mateschitz. L'impero mediatico, che punta a diventare europeo, si schiererà con ogni probabilità al fianco di Sebastian Kurz, 30 anni, leader del Partito popolare in Austria. Kurz si batte stremuamente contro l'immigrazione e anche Mateschitz la pensa allo stesso modo. In una intervista alla Kleine Zeitung, infatti, disse: "La decisione dei politici dell’Unione europea di spalancare le frontiere che ha portato alla ondata migratoria in Europa è stata un errore imperdonabile. Se una società privata avesse commesso errori della stessa entità, sarebbe fallita. Si va verso una destabilizzazione dell’Europa. Nessuna delle persone che gridavano 'refugees welcome' stava preparando la sua camera per gli ospiti o attrezzando tende nel suo giardino per ospitare una mezza dozzina di immigrati". E così il mondo a breve scoprirà una piattaforma che combatterà buonisti e media schierati a sinistra: "Nessuno osa dire la verità, anche se tutti sanno che è la verità: le élite vogliono che i cittadini vengano spaventati, e diventino facilmente manipolabili".

Il suo obiettivo è contrastare le fake news (il nostro si professa un ammiratore di Donald Tr u m p ) e il politicamente corretto dei

media mainstream, che il tycoon liquida così: «Nessuno osa dire la verità - pensa Mateschitz - anche se tutti sanno che è la verità: le élite vogliono che i cittadini vengano spaventati, e diventino facilmente manipolabili"

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