"Deficienti, nel senso di mancanti", sono quelli che "hanno votato quello che hanno votato e hanno dato la maggioranza". Curiosa percezione della democrazia, quella di Oliviero Toscani. Gira e rigira, la questione è sempre la stessa: se in cabina elettorale hai scelto il centrodestra, sei una sorta di zoticone. O, nella migliore delle ipotesi, uno che ha delle lacune da farsi perdonare. L'accettazione del libero esito delle urne è una pratica che a sinistra non sempre risulta di facile attuazione, soprattutto per certe icone del progressimo.
Dopo le polemiche sollevate nei giorni scorsi, quando aveva parlato di italiani "deficienti" e "cogl*oni" al voto, Oliviero Toscani è tornato sull'argomento. Sempre con il gusto della provocazione e dell'affronto. "Adesso andremo al teatro comico...", ha commentato il fotografo, lanciando il suo strale preventivo al futuro esecutivo. Portandosi avanti coi livori (pardon, lavori), il polemista milanese ha poi attaccato poi la prossima guida politica dell'Italia. "Questo governo di Giorgia Meloni non mi preoccupa", ha premesso Toscani. Poi all'affondo: "Ne abbiamo visti tanti... Abbiamo visto vent'anni di fascismo, anche di Berlusconi che ha rovinato l'Italia. Ormai siamo un Paese incredibile, siamo un laboratorio sperimentale, quindi ci voleva anche questo. Proviamo anche la povera Meloni".
A margine di un evento pubblico al quale aveva preso parte a Torino, il popolare fotografo ha poi relicato a Matteo Salvini, che nei giorni scorsi aveva replicato ai suoi insulti agli elettori di centrodestra. "Si chiama democrazia caro comunista col Rolex! Bacioni, sorrisi e Maalox", aveva chiosato il leader della Lega, in riferimento al risultato elettorale che aveva infastidito Toscani. Risposta di quest'ultimo: "La Lega c'è sempre, anch'io ci sono sempre.
Non ho Rolex e non ho votato comunista, non ho neanche votato Pd, quindi non sono neanche un deficiente lì...".Già in passato il fotografo aveva incrociato il fioretto dialettico con il leader leghista, con reciproci scambi di stoccate. Ora, tra rosicamenti e colpi bassi, il duello è ripreso.
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