Lo psichiatra del "caso Cogne": "Viviana? Così nasce la follia..."

Lo psichiatra di Annamaria Franzoni nel caso di Cogne, commenta la vicenda di Viviana Parisi: "La crisi economica può aver inciso"

Lo psichiatra del "caso Cogne": "Viviana? Così nasce la follia..."

Diventa sempre più verosimile l'ipotesi di un omicidio-suicidio nel ''giallo'' di Caronia. Il sospetto maturato negli ultimi giorni è che Viviana possa aver deciso di farla finita insieme al figlioletto Gioele, di appena 4 anni. Sulla dinamica della drammatica vicenda si è espresso anche Renato Ariatti, pischiatra di Annamaria Franzoni nel caso di Cogne, che individua nella deriva economica ingenerata dall'emergenza Covid un fattore d'impatto devastante per una donna già segnata dalla depressione: "Può aver scatenato la paura della morte", afferma l'esperto in una intervista al quotidiano La Nazione.

"Si è sentita braccata dai fantasmi''

Che Viviana fosse affetta da una fragilità psicologica è stato conclamato anche a livello clinico. La diagnosi che le è stata refertata lo scorso marzo fa riferimento esplicito ad una ''crisi mistica'' e ''crollo mentale'', circostanze confermate sommessamente sia dal marito Daniele Mondello che dalla cognata. Inoltre, stando a quanto si apprende dagli ultimi riscontri cronistici, pare che la donna avesse già tentato il suicidio lo scorso giugno. "Nella mente malata di chi vive una depressione patologica delirante - spiega il professor Ariatti -, l'uccidere è vissuto come gesto estremo d'amore verso la vittima. Dargli la morte significa sottrarla a una realtà tragica". Quel maledetto lunedì mattina, dopo l'incidente con il furgone all'ingresso della galleria Pizzo Turdo, Viviana prende in braccio Gioele e scavalca il guardrail dell'autostrada A20 Messina-Palermo: "Fugge da qualcosa, si sente braccata, inseguita dai fantasmi. C'è confusione, angoscia, panico estremo". Ma cosa può averla spaventata così tanto da decidere di farla finita insieme al piccolo Gioele?

L'impatto della crisi economica

Ad inasprire le fragilità di Viviana, ingenerando una forma di depressione paranoide, potrebbe aver giocato un ruolo decisivo anche l'emergenza Covid e le conseguenze economiche ad essa correlate. Non è più un mistero, ormai, che la 43enne pregasse per la fine della pandemia e che, proprio la mattina del 3 agosto, avesse intenzione di recarsi alla 'Piramide della luce' nel tentativo di trovare un po' di sollievo dai suoi turbamenti. Il Covid "può aver scatenato la paura della morte, del contagio incombente, o della deriva economica", sentenzia Ariatti.

Nelle ultime ore è emerso che il marito aveva infatti perso proprio a causa della crisi economica il suo posto di autista di navetta adibita al trasporto di clienti al cimitero di Messina: attualmente, è in cassa integrazione. Un fantasma in più in una mente già affollata.

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