"Non si sa ancora nulla sulle cause dell'incidente, è ancora presto. Abbiamo aperto un'inchiesta interna, oltre a quella della magistratura. Gestiamo 196 treni al giorno, non era mai successo nulla di simile. Ci sono tutti i tecnici sul posto e ora la priorità da gestire è anche il grosso flusso di pendolari che ogni giorno viaggia su questa tratta e che dovrà essere trasportato con autobus". A spiegarlo è il portavoce della società Ferrotramviaria che gestisce i treni coinvolti nello scontro avvenuto in Puglia.
Ferrotramviaria spiega anche che quello dove è avvenuto l'incidente è l'ultimo tratto a binario unico perché sugli altri ci sono lavori in corso per il raddoppio della linea. L'incidente, precisano, non è riconducibile ai lavori in corso. Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, c'è ovviamente quella dell'errore umano dal momento che uno dei due treni avrebbe dovuto attendere il via libera in stazione aspettando quindi il passaggio dell'altro convoglio. Intanto le vittime sarebbe per il momento 20. Sono 22 i feriti gravi ad Andria, 3 in codice rosso a Barletta e una decina di feriti non gravi a Bisceglie e tre al Policlinico di Bari. Al momento, comunque non c’è un bilancio definitivo e di tanto in tanto si cerca anche di far silenzio per cercare di cogliere eventuali lamenti di feriti non ancora individuati.
Dall’ospedale di Andria vengono coordinate le operazioni di assistenza psicologica ai familiari delle vittime. Mentre in Regione è stata attivata unità di crisi. Sul posto è anche arrivata un’autobotte e sono state anche distribuite tante bottigliette d’acqua ai soccorritori in una giornata che è particolarmente calda e afosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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