Pusher recidivo: scarcerato la mattina, arrestato la sera

In manette a poche ore dalla scarcerazione. Ziello (Lega): "Questi fatti testimoniano la necessità di accelerare ancora di più sulla riforma della giustizia penale che per colpa del Pd è troppo blanda e piena di falle che consentono ai mascalzoni di farla franca"

Pusher recidivo: scarcerato la mattina, arrestato la sera

Un'amara sorpresa per i poliziotti pisani giunti in centrale dopo l'arresto dei due pusher nordafricani. Durante i controlli sui precedenti infatti, gli agenti hanno potuto scoprire che Moes Gabsi, 38enne tunisino, era stato liberato poche ore prima del nuovo arresto. Il magrebino era già stato fermato a Capodanno sempre con l'accusa di spaccio.

Il nuovo arresto è scattato in seguito alle segnalazioni di un cittadino pisano che, da giorni, aveva notato uno strano andirivieni sotto la sua abitazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata quando, sbigottito, ha assistito ad una lite fra i pusher e i compratori. Pare infatti che un tossico insodisfatto dalla qualità della merce si sia messo a sbraitare come un pazzo indirizzando offese e insulti ai due spacciatori.

La telefonata alla polizia, con le indicazioni precise sull'attività di spaccio, ha permesso agli agenti delle due volanti inviate dalla sala operativa, di piazzarsi in prossimità dell'area di vendita e far scattare l'operazione anti-droga.

Gli agenti hanno così fatto irruzione in un magazzino adibito a centrale di spaccio, inseguendo i due nordafricani che, nel frattempo, avevano provato a distruggere le prove del traffico di stupefacenti. Uno dei due immigrati ha tentato, invano, la fuga da una porta secondaria, l'altro invece ha gettato la droga nel wc.

A nulla sono valsi i tentativi dei due pusher di far sparire le prove. La polizia è riuscita in questo modo a recuperare due bottiglie di metadone, dei ritagli di cellophane utilizzati per il confezionamento della droga, un coltello e della carta stagnola per la termosaldatura. I pusher invece, perquisiti dagli agenti, avevano con se circa un etto di eroina, suddivisa in 125 dosi appena confezionate e dell'altro quantitaivo pronto per essere suddiviso in almeno 400 ulteriori porzioni.

Il tunisino ed il suo collega marocchino sono stati cosi portati al penitenziario Don Bosco di Pisa, a disposizione del magistrato di turno. In giornata è prevista l'udienza di convalida in carcere.

Sul tema è intervenuto il L'On. Edoardo Ziello contattato telefonicamente dalla redazione de IlGiornale.it: “Un plauso agli agenti della Polizia di Stato per il grande lavoro che fanno quotidianamente nell’interesse di tutti.

Questi fatti testimoniano la necessità di accelerare ancora di più sulla riforma della giustizia penale che per colpa del Pd è troppo blanda e piena di falle che consentono ai mascalzoni di farla franca. Tra pochi mesi modificheremo la normativa penale in materia di spaccio in modo tale da garantire la certezza della pena per gli spacciatori di droga

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