Profezia Biden sull'espansione Nato, Putin trolla gli occidentali e Orban: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la guerra in Ucraina, l'addio del McDonald's alla Russia e l'intervista a Paolo Scaroni

Profezia Biden sull'espansione Nato, Putin trolla gli occidentali e Orban: quindi, oggi...

- un bot su Twitter scrive a Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, di smetterla con la propaganda antirussa altrimenti “ti consegniamo a Mosca” e lui fa scrivere una breve sul suo giornale. Se aprissi i commenti ai miei profili social e registrassi gli insulti che ricevo di tanto in tanto, dovrei chiedere all'Onu di mandare i caschi blu a casa mia. Ai giornalisti che ogni insulto diventa una “minaccia” alla libertà di informazione eccetera eccetera dico: credeteci anche un po’ meno, dai

- circola un video del 1997 al Consiglio Atlantico in cui Joe Biden, attuale presidente Usa, allora senatore del Dalaware, diceva che una guerra in Europa sarebbe scoppiata se la Nato avesse tentato di "annettere alla Nato gli Stati Baltici". "Sarebbe l’unica mossa che rischierebbe di provocare una riposta vigorosa e ostile da parte della Russia e spostare gli equilibri tra Russia e Usa”, disse. Almeno per una volta, c'aveva preso

- McDonald's ferma le attività in Russia ed è caccia ad accaparrarsi un BigMac. Qualcuno ha riempito il frigo, altri li vendono a 300 euro. Se sei disposto a spendere quella cifra per quel fast food, meriti tutte le sanzioni di questo mondo

- il discorso con cui Putin ci accusa di aver scatenato una "guerra economica" contro di lui è da leggere da capo a fondo. Non per dargli ragione, ovviamente. Ma perché contiene diversi spunti interessanti. La parte migliore, però, è quella in cui si prende un po' gioco degli occidentali "alla canna del gas": "Per quando riguarda quei Paesi che stanno facendo passi non amichevoli nei confronti del nostro Paese e della nostra economia – ha detto lo Zar – vediamo che stanno chiedendo ai loro cittadini di stringere la cinghia e vestirsi in modo più pesante". Ci tiene al freddo e ci prende pure in giro

- lucido ragionamento di Paolo Scaroni: la guerra al gas russo costa più a noi europei che a Usa e Gb (che infatti fanno i gradassi imponendo sanzioni a gogo). Il motivo? Loro sono produttori, noi acquirenti. Quindi rinunciare al gas di Putin avrà un costo soprattutto per l'Europa. Per la precisione: “Attività energivore che vanno fuori mercato” e bollette delle famiglie salate. Sappiatelo

- sempre Scaroni fa notare che l'Italia può ridurre di 15 miliardi di metri cubi il gas dalla Russia, ma non azzerarlo del tutto. L’approvvigionamento è una cosa, e possiamo pure trovare altrove la materia prima che ci occorre, ma poi ci sono i prezzi. Per fare un esempio: agli Usa il gas liquido costa 100, a noi quello russo 150, ma se dovessimo comprare dagli americani il loro, trasportarlo qui in nave e ri-gassificarlo con impianti che non abbiamo, lo pagheremmo 300. Claro?

- per non importare gas dalla Russia, lo andiamo a prendere da Azerbaijan, Qatar e Venezuela. Finanziatori del terrorismo e tiranni: non proprio un gran passo in avanti

- scopriamo che la maggior parte delle infrastrutture online italiane sono protette da Kasparensky, ovvero un colosso di cybersecurity russo. Affidabilissimo, dice giustamente Repubblica. Però voglio dire: da 10 anni accusiamo la Russia di hackerare a destra e a manca e poi affidiamo ad un russo la nostra sicurezza? Non proprio un colpo di genio geopolitico. È un po' come consegnare la lotta al coronavirus nelle mani del capo del laboratorio di Wuhan, no?

- due denunciati a Prato per guida in stato di ebrezza. Di un monopattino

- eletto il nuovo presidente della Repubblica dell’Ungheria, quella del puzzone cattivone Viktor Orban. Indovinate un po’? A salire sul “trono” è Katalin Novak, donna.

Quindi ci siamo di nuovo: mentre la sinistra (italiana e non solo) straparla sul ruolo delle signore in politica o in società, ad eleggerle nei posti che contano alla fine è sempre la destra. Pure quella brutta e cattiva dei sovranisti

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