Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro

Il Santo padre ha sorpreso i fedeli presenti in Piazza San Pietro presentandosi sul sagrato della cattedrale. "Buona domenica e grazie tante"

Il Papa a sorpresa in piazza San Pietro
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Una bellissima e inattesa sorpresa: Papa Francesco è arrivato sul sagrato di Piazza San Pietro per il Giubileo degli ammalati in sedia a rotelle con l'infermiere personale Massimiliano Strappetti di fianco a lui. Per un'ottimale respirazione, il pontefice ha indossato i naselli per l'ossigeno. "Buona domenica a tutti", ha detto rivolgendosi ai partecipanti alla messa ripetendo successivamente "Buona domenica a tutti. Grazie tante". il pontefice è stato accompagnato all'altare allestito per la celebrazione presieduta da monsignor Rino Fisichella, accolto dagli applausi e dai cori dei fedeli che ha salutato con la mano.

Bergoglio non appariva in pubblico dallo scorso 23 marzo quando è stato dimesso dal Policlinico Gemelli. In occasione del Giubileto degli ammalati, prima del saluto ai pellegrini e ai fedeli in piazza a cui ha rivolto il suo ringraziamento, "ha ricevuto il sacramento della riconciliazione nella Basilica di San Pietro, si è raccolto in preghiera e ha attraversato la Porta Santa": a comunicarlo è stata la sala stampa del Vaticano.

L'atteso rientro tra i fedeli

Dopo il ricovero durato oltre un mese, finalmente oggi è stato il gran giorno dell'abbraccio alla sua gente in Piazza San Pietro che mancava da prima del 14 febbraio scorso giorno in cui è arrivato al Gemelli con una polmonite bilaterale. Nessuno se lo aspettava, l'emozione è stata grande e paragonabile alle dimissioni dal nosocomio romano. La giornata odierna fa ritornare alla mente anche la nota audio registrata dal Papa e trasmessa durante una recita del Rosario in Piazza San Pietro per la prima volta dopo 21 giorni di ricovero. "Ringrazio di cuore per le vostre preghiere per la mia salute dalla piazza, vi accompagno da qui. Che Dio vi benedica", aveva detto il pontefice nel suo messaggio vocale. Sono stati almeno due i momenti davvero critici in cui Papa Francesco ha rischiato di non farcela come dichiarato dall'equipe medica che lo ha seguito dal primo all'ultimo giorno ma la sua tempra e le cure ricevute sono riuscite ad avere la meglio sulla malattia.

La convalescenza del Papa

Per ancora molto tempo, però, Bergoglio dovrà osservare il massimo riposo a Casa Santa Marta come prescritto dai medici che lo hanno avuto in cura. "Almeno due mesi" è la stima del suo pieno recupero fisico e il ritorno alle attività quotidiane come una volta, o quasi. Il cardinale di Stato, Pietro Parolin, recentemente ha toccato questa tematica con estrema chiarezza e franchezza. "Ricevo continuamente messaggi di persone che dicono 'stiamo pregando per il Papa, stiamo pregando per la sua piena ripresa, per il suo pieno ristabilimento perché possa tornare a svolgere la sua attività, a governare la Chiesa. Forse non come prima, bisognerà trovare maniere diverse ma che comunque sia in grado di farlo".

Il testo dell'Angelus

Come da previsioni, invece, il Papa ha preparato per l'ottava domenica consecutiva un testo scritto per il consueto Angelus domenicale. "Carissimi, come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il 'dito di Dio' e sperimento la sua carezza premurosa. Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro", ha affermato Bergoglio. "E prego per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni - continua il Pontefice -. La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata". Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri".

Un pensiero non poteva mancare nemmeno per la pace: Papa Francesco ha inviato a pregare per la pace in Ucrania e a Gaza. "Continuiamo a pregare per la pace: nella martoriata Ucraina, colpita da attacchi che provocano molte vittime civili, tra cui tanti bambini. E lo stesso accade a Gaza, dove le persone sono ridotte a vivere in condizioni inimmaginabili, senza tetto, senza cibo, senza acqua pulita. Tacciano le armi e si riprenda il dialogo; siano liberati tutti gli ostaggi e si soccorra la popolazione".

Infine, preghiere per la pace anche per "tutto il Medio Oriente, per il Sudan e Sud Sudan; nella Repubblica Democratica del Congo; in Myanmar, duramente provato anche dal terremoto; e ad Haiti, dove infuria la violenza, che alcuni giorni fa ha ucciso due religiose".

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