Gaza, video-choc sui 15 medici uccisi

"Le insegne erano visibili e le luci accese". Smentita l'Idf, che poi cambia versione

Gaza, video-choc sui 15 medici uccisi
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Nuova bufera sull'esercito israeliano, alla vigilia della visita di Benjamin Netanyahu domani alla Casa Bianca. Mentre il primo ministro israeliano si appresta a incontrare il suo miglior alleato Donald Trump, la guerra a Gaza resta uno dei temi scottanti dell'incontro e sui tavoli internazionali, oltre ai dazi Usa. A sconcertare, nelle ultime ore, è un video ottenuto dal New York Times, che indigna la Croce Rossa e smentisce la ricostruzione delle Forze Armate israeliane (Idf) sull'uccisione il 23 marzo a Rafah, nel sud di Gaza, di 15 paramedici della Mezzaluna Rossa (l'emblema che la Cri usa nei Paesi islamici), i cui cadaveri sono stati ritrovati dopo una settimana in una fossa comune ricoperta di sabbia.

Il filmato integrale dura 7 minuti, è stato recuperato dal cellulare di uno degli operatori uccisi e mostra come le ambulanze e il mezzo dei pompieri finiti sotto il fuoco israeliano avessero le insegne ben evidenti e le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto i colpi dell'Idf, al contrario di quello che aveva sostenuto l'esercito. Effettuato dall'interno di uno dei mezzi della Mezzaluna rossa, il video mostra il convoglio che si ferma quando vede un'ambulanza sul ciglio della strada, inviata in precedenza per soccorrere alcuni civili feriti e attaccata. I soccorritori, almeno due dei quali indossano uniformi, escono da un camion dei pompieri e da un'ambulanza con l'emblema della Mezzaluna Rossa e si avvicinano al mezzo deragliato. A quel punto anche l'autore del video, anonimo perché la famiglia vive a Gaza e teme ritorsioni, scende dal mezzo ma perde il controllo del telefono, perché comincia una fila di fuoco di cinque minuti, dopo che si sente dire in arabo che gli israeliani sono lì. Il paramedico capisce che sta per morire. «Perdonami, mamma. Questa è la strada che ho scelto: aiutare le persone», dice. Poi recita la tipica dichiarazione di fede pre-mortem: «Non c'è altro Dio all'infuori di te. Maometto è il suo messaggero».

Immagini choc, che sono state depositate al Consiglio di sicurezza Onu dalla Mezzaluna Rossa, ottenute dal Nyt da un diplomatico, e che smentiscono la versione israeliana, secondo cui i veicoli «sono stati identificati mentre avanzavano in modo sospetto verso le truppe dell'Idf senza fari o segnali di emergenza». L'esercito israeliano in serata comunica i primi risultati dell'inchiesta che confermano quanto si vede nel video. Un portavoce dell'Idf aveva sostenuto che i soldati «non hanno attaccato casualmente» e che 9 delle vittime fossero militanti palestinesi. «Le forze avevano eliminato un agente militare di Hamas, Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre, insieme ad altri otto terroristi». Ma l'unico sopravvissuto all'azione, Munther Abed, conferma che i paramedici erano disarmati e gli israeliani «ci hanno sparato in modo diretto e pesante», mentre lui è stato legato e picchiato. Ora anche l'Idf conferma questa versione.

Hamas, che ieri ha pubblicato il video di due ostaggi, ne approfitta per chiedere «giustizia internazionale», mentre i raid proseguono. Intanto Trump, in vista dell'incontro di domani con Netanyahu, definisce Gaza «un grande problema» che spera di risolvere.

«È un altro dei dossier che vogliamo chiudere», afferma il presidente, che sta promuovendo la vendita di 20mila fucili alla polizia israeliana, mentre negli Usa montano le proteste e i manifestanti pro-Palestina hanno interrotto anche il 50º anniversario di Microsoft.

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