Ha tentato di recuperare il pallone che era finto nel fiume mentre giocava ma ha finito per essere trascinato via dalla corrente. Si tratta del drammatico destino che ha travolto O.A., un ragazzino di soli 11 anni, che è morto in circostanze tragiche nel tardo pomeriggio di martedì 9 giugno.
La tragedia
I fatti risalgono pressapoco alle ore 17 di martedì 9 giugno 2020, tra i comuni di Grantorto e Piazzola, nel Padovano. Stando a quanto si apprende da Il Mattino di Padova, l'undicenne si trovava in prossimità delle sponde del fiume Brenta in compagnia dei fratellini, di 8 e 15 anni, quando è stato risucchiato dalle correnti del corso d'acqua. Secondo una primissima ricostruzione della vicenda, il piccolo stava giocando sull'argine, all'altezza del ponte sulla cascatella di Carturo, prima che fosse trascinato via dalle correnti. Nel tentativo di recuperare il pallone, finito accidentalmente nel fiume, non sarebbe riuscito più a rinsavire nonostante i suoi fratellini abbiano provato a trattenerlo verso la riva. Il corpo della giovane vittima, figlio di una coppia marocchina residente da anni a Grantorto, è stato recuperato circa due ore dopo con un gommone dei Carabinieri nella zona di ponte Carturo. A nulla sono valsi i tentativi di rianimare il piccolo da parte dei soccorritori del Suem 118: il suo corpicino era già esanime. Sul luogo dell'accaduto sono intervenuti i militari dell'Arma e vigili del fuoco del Comando locale
Le indagini
Resta da chiarire la dinamica della immane tragedia. Stando a quanto si apprende dalla ricostruzione eseguita dai Carabinieri, il piccolo sarebbe scivolato nel fiume a causa di un cedimento della sponda fangosa sulla quale giocava. Sebbene le ipotesi iniziali, nell'immediatezza dei fatti, avevano parlato di ''un incidente'', l'accaduto potrebbe aver avuto sviluppi diversi. Nelle prossime ore ci saranno ulteriori chiarimenti sui fatti.
La disperazione della mamma
Appresa la notizia della morte del ragazzino, la madre dell'undicenne avrebbe provato a togliersi la vita gettandosi nelle acque di un canale ma è stata tratta in salvo illesa. Secondo il Corriere della Sera, la donna sarebbe uscita dalla propria abitazione e si sarebbe lanciata nell'argine in preda alla disperazione. Per fortuna, l'intervento tempestivo di amici e parenti hanno scongiurato l'ennesima tragedia. La 52enne è stata trasporta soccorsa dal personale paramedico Suem e trasportata in ospedale: le sue condizioni non destano preoccupazioni.
Una tragedia annunciata
Si tratta della seconda, analoga tragedia avvenuta in Veneto nel giro di pochi giorni.
Venerdì scorso, un altro ragazzino di 13 anni ha perso la vita annegando a Cornedo Vicentino, in provincia di Vicenza, dopo esser stato risucchiato dalle correnti del fiume Agno mentre giocava sull'argine con alcuni compagni di classe.
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