Ci sono voluti oltre vent'anni di indagini e di ricerche per fermare Franklin Delano Floyd, un criminale americano colpevole di stupro, rapimento e omicidio. Una storia di violenze e latitanza, che solamente nel 1994 portò al suo arresto definitivo. Nato nel 1943, fin da ragazzo iniziò a dedicarsi a rapine, furti e abusi, finendo in carcere e in centri di recupero diverse volte. Ma solo successivamente la sua strada prese una piega ancora più oscura e Floyd divenne l'uomo dalle molte identità, e cambiò diverse città, lasciando dietro di sé una scia di violenza, che iniziò a venire alla luce solamente nell'ultimo decennio del Novecento.
La doppia vita di Tonya
Era l'aprile del 1990. A 160 chilometri da Oklahoma City una donna venne ritrovata gravemente ferita sul lato di un'autostrada. Attorno a lei erano sparsi diversi generi alimentari: per questo la polizia ipotizzò che fosse stata colpita alle spalle mentre camminava da un minimarket a un motel poco distante. La donna si chiamava Tonya Dawn Tadlock e, poco dopo l'arrivo in ospedale, morì a causa del grave ematoma alla base del cranio.
Il giorno seguente si presentò in ospedale il marito di Tonya, Clarence Marcus Hughes, che affermò di essersi addormentato in motel dopo l'uscita della moglie, diretta al minimarket per fare la spesa. Il misterioso incidente stradale non convinse mai del tutto la polizia, che sospettò come principale autore della morte di Tonya proprio il marito, anche se non venne mai ufficialmente accusato.
Tonya e Clarence non erano una semplice coppia di sposi rimasta vittima di una tragedia. La loro storia nascondeva una trama inquietante e un passato oscuro. A partire dai loro nomi, che risultarono falsi. Qualche anno prima, infatti, avevano vissuto in Georgia, dove erano noti con i nomi di Sharon e Warren Marshall. La coppia non solo non era ancora sposata, ma si faceva passare per padre e figlia: soltanto nel 1989, i due divennero marito e moglie. Intanto, nel 1988, Sharon aveva dato alla luce un bambino, Michael, che dopo la morte della donna venne dato in adozione.
Dopo essere stati in Georgia, la coppia si spostò in Florida, dove Sharon cominciò a lavorare in un club come ballerina esoterica. Fu a questo punto, che i due iniziarono a farsi chiamare Clarence e Tonya.
L'omicidio
Al momento della morte della donna, la coppia era sospettata di essere responsabile per la scomparsa della diciottenne Cheryl Ann Commesso, un'ex collega di Tonya, che ballava nel suo stesso club e che aveva avuto una discussione con Clarence.
Per anni, la sorte di Cheryl Ann rimase un mistero, fino al 1995, quando i suoi resti vennero trovati vicino all'Interstate 275 nella contea di Pinellas, in Florida, e identificati. Nessuna prova, però, legava la coppia all'omicidio. Ma nel marzo del 1995, spiega la relazione della Commissione sui casi capitali, un uomo trovò una busta nascosta in un camion che aveva acquistato all'asta: "Nella busta trovò 97 foto piccole e tagliate in modo irregolare, tra cui molte immagini di una donna, picchiata e legata, poi identificata come Commesso".
Il camion venne fatto risalire proprio a Clarence. Gli investigatori confrontarono le ferite della donna nelle fotografie con quelle di Commesso e il medico legale stabilì che corrispondevano. Inoltre "sono state trovate somiglianze nell'abbigliamento e nei gioielli tra le immagini di Commesso e gli oggetti trovati con i suoi resti". Le fotografie permisero agli investigatori di condannare Clarence per l'omicidio della diciottenne.
Nel 1994 infatti l'uomo dalle molte identità era stato arrestato per un rapimento e venne identificato come Franklin Delano Floyd, diventato poi noto come uno dei più terribili criminali americani. Negli anni precedenti alla scomparsa di Cheryl Ann e alla morte di Tonya Floyd aveva già compiuto diversi reati, tra cui un rapimento negli anni Settanta.
Due bambini scomparsi
Era il 1974 quando Floyd incontrò, in North Carolina, Sandra Francis Brandenburg, una donna divorziata e madre di quattro figli. I due si sposarono, ma l'anno successivo la donna venne condannata per un reato minore e dovette scontare 30 giorni di carcere. In quel periodo i quattro bambini, tre femmine e un maschio, rimasero insieme a Floyd, ma quando Sandra finì di scontare la sua pena e uscì dal carcere Floyd era scomparso, insieme a tutti i suoi figli.
Due delle bambine vennero ritrovate in una struttura dei servizi sociali, dove l'uomo li aveva portati, ma della figlia maggiore, Suzanne, e del bambino più piccolo, Philip non c'era alcuna traccia. Erano stati rapiti, pensò la madre, cercando di sporgere una denuncia che non venne presa in considerazione, dato che Floyd, in quanto patrigno, ne aveva la custodia.
Solo nel 2014, dieci anni dopo la pubblicazione del libro del giornalista investigativo Matt Birkbeck, A Beautiful Child, si scoprì la verità. Birkbeck aveva portato alla luce la storia di Floyd e di Tonya (o Sharon), ma la vera identità della donna era rimasta un mistero. A smuovere la situazione, come spiegato dallo stesso giornalista in un articolo, ci pensarono gli investigatori: durante un interrogatorio, infatti, Floyd parlò di Sandra e l'Fbi la rintracciò, mostrandole una foto di Floyd e Sharon. La donna la riconobbe come sua figlia: era Suzanne. Anche il test del Dna ne confermò l'identità.
Sul destino di Philip invece non c'erano stati sviluppi. Tutto cambiò nel 2019, quando Matt Birkbeck ricevette un messaggio da parte di un uomo, che pensava di essere il bambino scomparso. Anche in questo caso venne effettuato il test del Dna e, nel 2020 il giornalista confermò che l'uomo era davvero il figlio minore di Sandra e il fratellino di Suzanne.
Un altro bambino rapito
Ma la scia di delitti compiuti da Floyd non si era ancora esaurita. Dopo aver rapito Suzanne, aver compiuto numerosi abusi e aver ucciso Commesso, l'uomo si rese responsabile di un altro delitto. Era il 12 settembre 1994. Floyd entrò in una scuola in Oklahoma. Lì, Micheal Anthony Hughes, il figlio di Suzanne dato in adozione, frequentava la prima elementare. Floyd si diresse nell'ufficio del preside e lo costrinse a condurlo dal bambino, poi fece salire entrambi sul suo camioncino.
Arrivati in una zona meno trafficata, il criminale fece scendere il preside, lo ammanettò a un alberò e scappò con Michael. Due mesi dopo, Floyd venne arrestato, il che permise agli investigatori di incriminarlo per l'omicidio di Cheryl Ann Commesso. Di Michael, però, nessuna traccia. Solo nel 2014 Floyd rivelò agli agenti dell'Fbi di aver ucciso il bambino il giorno stesso del rapimento e di averlo seppellito in Oklahoma, prima del confine con il Texas. Ma il corpo di Michael non venne mai trovato.
Nel braccio della morte
Prima di incontrare Sandra e dare il via alla scia di violenze che portò fino al rapimento di Michael, Floyd era già noto alla giustizia americana per diversi episodi. Risse, rapine, rapimenti e violenze caratterizzano i primi anni della giovinezza di Floyd, che venne arrestato diverse volte. Dopo essere riuscito a fuggire, venne incarcerato nuovamente, ma gli venne concessa la libertà fino all'udienza per un'aggressione sessuale. Floyd ne approfittò per fuggire e si rese latitante. Fu durante la sua fuga che conobbe Sandra, rapì Suzanne, uccise Cheryl Ann Commesso e prelevò il povero Michael.
Nel 2002 la giuria ha condannato
Franklin Delano Floyd, oggi 79 anni, alla pena di morte. Una serie di ricorsi e petizioni lasciarono la sentenza pendente. Per questo, a oggi, Floyd è nel braccio della morte, in una prigione statale della Florida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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