Rapina a mano armata: arrestato figlio procuratore capo di Brescia

Gianmarco Buonanno, 33 anni, figlio del magistrato, è finito in manette con l'accusa di aver preso parte ad una rapina a un supermercato in provincia di Bergamo

Rapina a mano armata: arrestato figlio procuratore capo di Brescia

Gianmarco Buonanno, 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di rapina a mano armata. L'uomo è figlio del magistrato Tommaso, che guida la Procura di Brescia. La rapina risale a cinque giorni fa, quando Buonanno con altri due complici ha fatto irruzione in un supermercato a Zogno, in provincia di Bergamo. Con il volto in parte coperto i tre hanno minacciato i presenti con una pistola e una mitraglietta e hanno svuotato le casse, portando via circa 12mila euro. Poco dopo i carabinieri hanno messo le manette a uno dei tre banditi, Luigi Mazzocchi (49 anni), pregiudicato di Seriate. Dopo poco, grazie anche all’identificazione dell’auto intestata al padre, e ripresa dalle telecamere di sorveglianza, la stessa sorte è toccata al trentaduenne (sarebbe stato lui a impugnare il mitra usato per compiere la rapina). Per lui le manette sono scattate sabato notte in casa. Ancora ricercato il terzo complice.

Nell'abitazione del primo arrestato i carabinieri hanno trovato una parte del bottino e diverse armi usate per portare a termine il colpo. Il figlio del magistrato, Buonanno, ha problemi di tossicodipendenza. Nel febbraio dello scorso anno anche suo fratello Francesco, secondogenito del magistrato, ha avuto alcuni problemi con la giustizia.

La sua casa di Bergamo, infatti, fu perquisita dalle forze dell'ordine che indagavano nell'inchiesta che portò dietro le sbarre 41 ultrà dell’Atalanta accusati di spaccio e consumo di cocaina poco prima di compiere azioni violente fuori dallo stadio.

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