Benedetto XVI si è sempre tenuto in disparte. O quasi. Da quanto Joseph Ratzinger ha abdicato al trono di Pontefice, non ha mancato in alcune occasioni di mandare alcuni messaggi, senza mai presentarsi in netta contrapposizione con papa Francesco.
Ratzinger vs Bergoglio?
L'ultima "discesa in campo" risale a pochi giorni fa, quando Benedetto XVI ha dichiarato che "con il cardinal Sarah la liturgia è in buone mani". A prima vista si direbbe nulla di strano. In realtà come spiegato da Riccardo Cascioli su La Bussola Quotidiana, "il Papa emerito – pur con il suo stile discreto - scende direttamente in campo a difesa del cardinale Robert Sarah che, come prefetto della Congregazione per il Culto divino, è stato ormai isolato ed emarginato dalle nuove nomine di papa Francesco, e pubblicamente smentito nel suo indirizzo dallo stesso Papa".
Insomma: Bergoglio lo sconfessa e Ratzinger lo stima. Non è guerra tra papi, certo. Ma in questo modo vengono a galla le differenze di approccio tra i due pontefici. E le parole del successore di Giovanni Paolo II contano ancora molto. "Il clamoroso gesto di Benedetto XVI - scrive Cascioli - è arrivato sotto forma di post-fazione per un libro del cardinale Sarah, “La force du silence” (Il potere del silenzio), non ancora tradotto in italiano. Il testo dovrebbe essere pubblicato sulle prossime edizioni del libro, ma è stato reso pubblico ieri sera dal sito americano First Things".
La prefazione per il cardinale Sarah
Benedetto definisce Sarah "maestro spirituale, che parla dal profondo del silenzio con il Signore, espressione della sua unione interiore con Lui, e per questo ha da dire qualcosa a ciascuno di noi". Parole estremamente elogiative, così tanto distante dal freddo rapporto che il cardinale ha con l'attuale Papa. "Non è un mistero infatti - spiega Cascioli - che nel corso dell’ultimo anno il cardinal Sarah è stato via via esautorato di fatto, prima con la nomina dei membri della Congregazione che ha avuto l’esito di circondare Sarah di personaggi progressisti apertamente ostili alla “riforma della riforma” invocata da Benedetto XVI e che il cardinale guineano tentava di realizzare. Poi l’aperta sconfessione da parte del Papa a proposito della posizione degli altari; quindi la nuova traduzione dei testi liturgici che sarebbe allo studio di una commissione creata a insaputa e contro il cardinale Sarah; infine le mosse per studiare una messa "ecumenica" bypassando la Congregazione stessa".
Niente rose e fiori, insomma. Ma Ratzinger con la sua prefazione al libro di Sarah sembra volerlo rimettere al centro della Congregazione da cui sembra quasi essere stato esautorato. Scrive Benedetto XVI nella prefazione: "Così come per l’interpretazione della Sacra Scrittura, anche per la liturgia è vero che è necessaria una conoscenza specifica.
Ma è anche vero della liturgia che la specializzazione può mancare l’essenziale a meno che non sia radicata in una profonda, interiore unione con la Chiesa orante, che sempre di nuovo impara dal Signore stesso cosa sia l’adorazione". Poi aggiunge: "Con il cardinale Sarah, maestro del silenzio e della preghiera interiore, la liturgia è in buone mani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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