La data è sempre più vicina e in molti attendono il momento in cui potranno accedere al sussidio dei 5stelle. Il comune di Palermo intanto, ha snocciolato alcuni dati preoccupanti in vista dell'ormai imminente partenza del reddito di cittadinanza. Ad oggi sono state più di 32mila le istanze presentate per la carta Rei (reddito di inclusione), di queste circa 12mila sono state già accettate. I servizi sociali comunali hanno già raggiunto ben 11mila famiglie palermitane per l'attivazione di progetti ad hoc.
Qual è il profilo di chi richiede il reddito di inclusione o quello di cittadinanza? Secondo il Comune si tratta di beneficiari con un profilo ben individuato, circa il 30 per cento non ha alcun titolo di studio, mentre appena il 15 per cento ha un titolo superiore alla scuola dell'obbligo. Nel caso del reddito di inclusione sono poco più di 20mila le istanze presentate da adulti, altri 1200 sono minori a cui sono stati dedicati percorsi sociali personalizzati, legati alla formazione, al percorso scolastico o a laboratori di impresa simulata.
In particolare per gli adulti, è stato previsto l'invio al centro per l'impiego per la ricerca di un lavoro, il conseguimento minimo di un titolo di studio, l'avvio di tirocini extra curriculari o tirocini finalizzati all'inclusione sociale, percorsi formativi integrati per inserimento lavorativo, orientamento e consulenza. "In base ai criteri di accesso attualmente previsti e salvo modifiche durante la fase di conversione in legge del Decreto - spiega l'assessore comunale alla cittadinanza solidale Giuseppe Mattina - il numero dei beneficiari che potrebbero essere coinvolti è di circa 25mila soggetti".
Un numero così alto che rischia di mandare in tilt la macchina burocratica comunale. "I numeri della Carta REI mostrano chiaramente quale sia stato e quale sia in questo momento l'impegno gravoso che gli Uffici, dalle circoscrizioni a quelli centrali, hanno dovuto sopportare per offrire a migliaia di famiglie un servizio del quale l'ascolto e il dialogo sono parte integrante ed essenziale - afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Questi numero mostrano anche in modo inequivocabile che senza correzioni operative il Reddito di cittadinanza rischia di essere ingestibile e in parte inattuabile, non certo per colpa dei Comuni. Proprio per questo, abbiamo fatto nostre le proposte che l'Anci ha inviato al Governo e, in ogni caso, stiamo già lavorando per fronteggiare al meglio un servizio che tante aspettative sta suscitando in una ampia parte della popolazione.
Per ogni famiglia beneficiaria del Reddito di cittadinanza dovrebbe esserci almeno un componente coinvolto in progetti di pubblica utilità, ma resta anche il problema dei controlli anagrafici che sono fondamentali per il riconoscimento del diritto al Reddito.
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