Reggio Emilia, carabinieri fermano pakistano che inneggia ad Allah per strada

I militari avvertiti dai residenti preoccupati che si trattasse di un potenziale terrorista: l'uomo fermato dai militari era fuggito da un centro di salute mentale

Reggio Emilia, carabinieri fermano pakistano che inneggia ad Allah per strada

Null'altro che il gesto di uno squilibrato, che però è bastato a gettare nel panico i residenti di via Emilia Ospizio a Reggio Emilia. Dove questa mattina di buon'ora un ragazzo pakistano di circa 25 anni ha seminato il terrore facendo irruzione in strada al grido di "Allah, Allah".

Come riporta l'edizione reggiana del Resto del Carlino, stamane intorno alle 8.30 alcuni abitanti della zona si sono imbattuti nel giovane straniero che camminava con le braccia alzate scandendo ripetute invocazioni al dio islamico. Immediatamente qualcuno ha avvertito le forze dell'ordine e il ragazzo è stato raggiunto da una pattuglia dei carabinieri, che si è messa a seguirlo a breve distanza in macchina.

Quindi, mentre la tensione saliva e i passanti cercavano di tenersi lontani, i militari hanno chiesto l'intervento di due altre gazzelle di rinforzo e hanno intimato al giovane di buttarsi a terra. Nonostante l'aspetto innocuo, l'ondata di attentati degli ultimi tre anni ha reso tutti più cauti e più sensibili all'allarme terrorismo.

Nonostante la presenza di carabinieri armati di mitra il pakistano ha ignorato l'ordine e ha continuato a camminare e urlare, smettendo solo dopo essere stato colpito con lo spray al peperoncino.

Una volta immobilizzato, però, la situazione è tornata sotto controllo. Dai primi riscontri delle autorità emerge che lo straniero si sarebbe allontanato da un centro di salute mentale nella stessa Reggio Emilia. Ora l'uomo è ricoverato nel reparto di diagnosi e cura.

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