Prima era un simbolo religioso per gli escursionisti che raggiungevano la vetta del monte Cusna, a quota 2120 metri, in provincia di Reggio Emilia. Ora, invece, la Madonnina di Villa Minozzo è diventata un simbolo politico. I vandali - probabilmente sulla scia dell'iniziativa lanciata dal presidente di Libera, don Luigi Ciotti, di indossare magliette rosse "per fermare l'emorragia dell'umanità" - hanno infatti imbrattato completamente di vernice rossa la Madonnina. È stato uno studente di Economia di Parma, Matteo Casotti, ad accorgersi per primo dello scempio. "Questa è la più grande dimostrazione di dove può arrivare l’ignoranza umana. C’è gente che ha faticato per portare su la madonnina e la croce e tutti gli anni succede qualcosa. È una questione di intelligenza e di rispetto", ha scritto in un post sul suo profilo Facebook. "Non capisco perché sfregiare un simbolo – continua – che è di tutti e che è stato portato fin lassù con grande fatica, anche con l’aiuto degli uomini del Cai. Per noi, che amiamo questo territorio, è un riferimento, e l’offesa ci amareggia", ha affermato Casotti alla Gazzetta di Reggio. Diversi poi i commenti degli utenti sul social. "Sicuramente dei cretini. Dovevano portare su la statua di Saviano e della Boldrini sti poveri scarsi di testa", ha scritto qualcuno. "Rosso vergogna", scrive un altro.
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