Regina Elisabetta donò un Monet donato allo Stato. In realtà ce l'ha ancora lei

Lo "Studio di rocce" vale circa 13 milioni di euro. La regina lo ereditò dalla madre, decidendo poi di donarlo allo Stato. Ma se l'è tenuto

Lo "Studio di rocce" dipinto da Claude Monet
Lo "Studio di rocce" dipinto da Claude Monet

Quando annunciò che avrebbe donato quel quadro di Monet allo Stato, molti apprezzarono il gesto di grande generosità della regina Elisabetta. Si trattava dello "Studio di rocce", dipinto nel 1889, valore stimato 10 milioni di sterline (circa 13 milioni di euro). Il quadro era stato comprato nel 1945 da Elizabeth Angela Marguerite Bowes-Lyon, la "regina madre", per duemila sterline. Alla sua morte, nel 2002, era stato ereditato da Elisabetta, così come tutta la collezione d'arte. Si apprende però che quel quadro è ancora nella piena disponibilità della regina. Insomma, non è masi stato consegnato allo Stato, come promesso, e non è mai stato esposto in musei pubblici.

Lo "Studio di rocce", appeso in Clarence House, risulta ancora tra i beni del patrimonio personale della sovrana.

Ma cosa è successo? Possibile che Elisabetta si sia dimenticata di mantenere fede alla promessa? Secondo il Sunday Express, che cita il volume "Eredità reale" di David McClure, l’annuncio della donazione della tela sarebbe stato fatto dai reali per evitare di pagare la tassa di successione del 40% prevista anche per i Windsor dal governo di John Major. Si attendono smentite dalla regina. Potrebbe anche essere che la regina abbia cambiato idea. In tal caso sarebbe interessante verificare se abbia pagato, o meno, quanto dovuto allo Stato.

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