Riccardo Bossi, figlio del senatur leghista, prova a difendersi dalle accuse che gli vengono da una lettera ritrovata nella cassaforte dell'ex tesoriere padano Francesco Belsito. Nella lettera un elenco di spese sostenute da Bossi, per le quali ringrazia l'ex tesoriere. Tra le voci di spesa, secondo il quotidiano Libero, anche il Viagra.
Ma Riccardo Bossi non ci sta e a Un giorno da pecora, su Radio2, tenta di difendersi: "Fortunatamente scopo senza Viagra".
Niente da dire sulle altre accuse, sulla possibilità che si facesse pagare dal partito - forse con soldi derivati da rimborsi elettorali - leasing, noleggi di auto e conti del carroziere. Ma "quel vecchio problema blu", quello che a Libero aveva fatto pensare al viagra, quello proprio non gli va giù. D'altronde, il celodurismo ha fatto scuola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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