Spinta forse dall’odio verso la scuola che frequentava, l’alberghiero Malatesta di Rimini, aveva creato un profilo Instagram dal titolo “Casi Umani”, con cui insultava, anche pesantemente, professori e compagni di classe.
In breve tempo, la pagina è divenuta virale finendo all’attenzione anche dei dirigenti dell’istituto e delle stesse vittime messe alla berlina in rete che, stanche delle offese, hanno sporto denuncia in Procura. E così, dopo accurate indagini, la polizia postale ha scoperto chi c’era dietro il nickname. A finire nei guai è stata una studentessa di 20 anni che si è diplomata pochi mesi fa e che ora dovrà difendersi dall’accusa di diffamazione aggravata.
Come racconta Il Resto del Carlino, dallo scorso gennaio sul profilo Instagram incriminato sono iniziati ad apparire dei post che riguardavano docenti e studenti del Malatesta. Inizialmente nessuno si era accorto di nulla. Ben presto, però, la pagina ha avuto un vero e proprio boom tanto che si è diffusa anche al di fuori della scuola riminese. Più se ne parlava tra i corridoi dell’istituto e più i post diventavano feroci e diffamatori, con tanto di nomi e cognomi delel persone messe nel mirino.
A mettere la parola fine alla vicenda è stata la polizia postale che è riuscita a scoprire l'identità di chi c'era
dietro quel profilo. La 20enne ora probabilmente rivedrà i compagni e professori che ha insultato dal banco, non della scuola, ma del Tribunale: la giovane, infatti, dovrà difendersi dall’accusa di diffamazione aggravata.
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