Un pomeriggio di grande paura quello vissuto lo scorso lunedì sul lungomare di Rimini da un ragazzino di 14 anni entrato, per sua sfortuna, nel mirino di un uomo che prima ha tentato di violentarlo e poi lo ha rapinato del suo cellulare.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della polizia di Stato, la vittima stava tornando a casa in sella alla sua bicicletta quando, improvvisamente, è stato bloccato dallo sconosciuto con una scusa.
L’estraneo, un 26enne residente a Melfi, avrebbe tentato un approccio sessuale cercando di baciare il minore ma, quest’ultimo, nonostante la paura ha avuto la forza di ribellarsi e di respingere le assurde ed oscene avances del balordo.
A questo punto l’uomo, in preda ad un raptus, ha aggredito lo studente afferrandolo per il braccio e strappandogli con forza il cellulare. Il malvivente, soddisfatto del bottino, si è allontanato di corsa facendo perdere le sue tracce.
Questa brutta storia, però, non è finita qui. Infatti, dopo poche ore il ladro ha cercato di mettere in atto un'estorsione per restituire il telefonino al ragazzino che, nel frattempo, si era rivolto alla polizia di Stato denunciando cosa gli era accaduto.
E così il minore, in accordo con gli agenti, ha accettato di incontrare il 26enne garantendogli che avrebbe portato del denaro in cambio del cellulare. All'incontro, però, invece della vittima il maniaco si è trovato davanti il personale della Questura che lo ha arrestato e condotto negli uffici di corso d'Augusto.
Nel corso delle indagini è emerso che l’aggressore sessuale
era già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e lo spaccio di stupefacenti. Il 26enne è stato arrestato con le accuse di violenza sessuale, rapina ed estorsione e portato nel carcere dei Casetti a Rimini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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