Riparte la caccia al killer di Mattarella: si indaga su vecchi omicidi di Nar

Nel mirino degli inquirenti i rivoluzionari di estrema destra: a confronto i proiettili dei vari delitti con quelli dell'omicidio Mattarella

Riparte la caccia al killer di Mattarella: si indaga su vecchi omicidi di Nar

A 39 anni dal delitto, la procura di Palermo torna a indagare sull'omicidio di Piersanti Mattarella, che il 6 gennaio del 1980 venne ucciso da sei colpi di pistola. Per la morte di Mattarella, presidente della Regione Sicilia, fratello dell'attuale Capo dello Stato, erano stati accusati dal giudice Giovanni Falcone due membri dei Nar, Nuclei armati rivoluzionari, Valerio Fioravanti e Gilberto Cavallini, che vennero assolti definitivamente.

Ora, però, i magistrati hanno incaricato i carabinieri del reparto "Anti eversione" del Ros, di passare sotto la lente di ingrandimento i fascicoli riguardanti i 33 omicidi commessi dai Nar, tra il 1977 e il 1981. L'obiettivo è quello di acquisire tutti i reperti balistici, per confrontarli coi proiettili che colpirono Mattarella. Tra i reperti, i carabinieri stanno cercando tracce di una 38 special, con una canna con "8 rigature destrorse" e un revolver dello stesso calibro, dato che quel 6 gennaio il killer sparò con due armi, prima di salire sulla Fiat 127 bianca guidata da un complice e sparire nel nulla, come ricorda Repubblica.

Dopo il delitto, gli inquirenti ritrovarono l'auto, risultata rubata, sulla quale rilevarono un'impronta parziale, ma inutilizzabile ancora oggi. Inoltre, venne trovato anche un guanto di pelle, inspiegabilmente scomparso dai reperti, così come gli spezzoni di una targa ritrovata qualche anno dopo in un covo dei Nar. Un mistero, che ha tolto a chi indaga la possibilità di battere alcune piste.



Ora, a quasi 40 anni dalla morte di Mattarella, la procura di Palermo riapre le indagini, che potrebbero confermare l'ipotesi di Falcone, secondo cui esisteva una connessione tra la mafia e i rivoluzionari "neri": il giudice, infatti, sosteneva che l'omicidio Mattarella fosse stato ordinato dalla mafia, che si era servita di un sicario dei Nar, per fermare il presidente che stava cercando di rinnovare la Sicilia.

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