Un gesto di civiltà che scalda il cuore. È quello compiuto da Gianluca Sollazzo, ristoratore de 'Lo Chalet' noto locale di San Giovanni Rotondo (Comune in provincia di Foggia). Nella mattinata di sabato 14 dicembre, mentre era impegnato con i suoi collaboratori a sistemare la sala per la sera, l'uomo si è accorto della presenza di un marsupio lasciato appeso ad una sedia. All'interno era contenuta un'ingente somma di denaro, ben 20mila euro in contanti. Dopo aver riflettuto, il ristoratore ha ricordato che quel posto era stato occupato da un pensionato 70enne di origini siciliane, in cura da tempo in un ospedale della zona ed assiduo frequentatore del locale. Sollazzo ha contattato immediatamente l'anziano e quest'ultimo lo ha invitato a controllare se all'interno delle tasche del borsello ci fosse il suo passaporto. Appurato così che il marsupio era effettivamente di sua proprietà, il 70enne è tornato a riprenderlo e a ringraziare il suo amico. Il proprietario de 'Lo Chalet' sull'accaduto ha scritto un lungo post su Facebook:
"Dopo gli avvenimenti incresciosi accaduti ad ottobre nella recente stagione turistica del Santuario di San Pio, questo è un esempio di redenzione di cui essere orgogliosi. Riprendiamoci la correttezza, la buona volontà e la professionalità di noi imprenditori. Viviamo in un territorio splendido, diamogli la dignità che gli spetta. Manteniamo alto l'orgoglio dell'accoglienza a San Giovanni Rotondo!".
Numerosi i complimenti per questo atto onorevole. Tra i commenti c'è anche chi afferma di aver assistito personalmente al ritrovamento del marsupio. Per fortuna quello del ristoratore pugliese non è un gesto isolato. Un'altra storia di onestà e rettitudine giunge da Mozzo (Comune in provincia di Bergamo) dove la scorsa estate il titolare di un hotel trovò nel garage della sua struttura, in maniera del tutto casuale, un borsello contenente la bellezza di 11mila sterline (quasi 12mila euro). L'uomo, senza alcun tentennamento, iniziò a visionare tutti i filmati delle telecamere di videosorveglianza al fine di trovare il legittimo proprietario, per poi concentrarsi sulle schede dei clienti della sua struttura. Un lavoro faticoso certo, che però diede i suoi frutti. Identificato un 35enne polacco, questi fu invitato a ripassare in albergo per riprendere ciò che aveva perso.
Quando venne contattato, lo straniero si trovava a Torino. Stupito, dichiarò di non essersi nemmeno accorto della mancanza del borsello e che avrebbe premiato l'onestà dell'albergatore offrendo champagne a lui e ai suoi dipendenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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