L'istituto Schiapparelli di Milano fornisce un esempio di quanto possa essere difficile l'integrazione degli immigrati di fede islamica. Circa 300 studenti delle ultime due classi, di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sono riuniti a parlare di Isis e Islam. Sul palco siedono due giornalisti del Corriere della Sera e i rappresentanti degli studenti. In platea c'è anche una quarantina di giovani musulmani. Ed è proprio da questo gruppo che partono le proteste durante la conferenza. Si sta parlando di guerra per la successione trasunniti e sciiti. Amina, di religione islamica, si alza e prende la parola: "Chi l'ha detto che sciiti e sunniti si scontrano sulla successione? Per l'Islam non ci può essere successore di Maometto.
E comunque è tutto spiegato nel Corano. Non servono altri libri, il Corano spiega tutto, dice tutto". I relatori cercano di spiegare che il Corano è stato scritto prima dello scisma, e dunque difficilmente potrebbe fornire una spiegazione "laica" di quanto accaduto nella storia. Scatta la protesta. "Sono una quarantina di studenti musulmani che la appoggiano sempre quando parla. Per noi è davvero difficile replicare. In genere gli studenti italiani restano zitti, non sanno bene cosa dire, non hanno argomenti", spiega Andrea, uno dei due rappresentanti di istituto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.