Se il suo nome fino a oggi non era finito poi spesso sulle pagine dei giornali, è perché proprio questo è il ruolo di Ilva Sapora, capo del cerimoniale di Palazzo Chigi che, dopo l'affaire iraniano ai Musei capitolini, si è ritrovata precipitata sulle pagine della cronaca, in un rimpallo di responsabilità sui nudi coperti, in cui nessuno sembra disposto a dire: ho deciso io.
La signora Sapora - scrive questa mattina La Stampa - potrebbe finire a pagare per tutti, unico nome fatto per l'umiliante debacle italiana durante la visita del presidente Hassan Rouhani. Alla politica nazionale ci è arrivata nel 2001 la signora del cerimoniale, iniziando una scalata verso il ruolo che occupa oggi, sopravvissuta ai governi berlusconi e alla rottamazione piddina.
Sopravviverà anche al caos scatenato dalla visita del presidente iraniano? La domanda è per ora destinata a rimanere senza risposta, ma quello che trapela dagli articoli a stampa è che questa sarebbe l'ultima di una serie di gaffe.
A settembre, per una svista, il generale kuwaitiano firmatario di un contratto miliardario per l'acquisto di Eurofighter sarebbe rimasto fuori da un pranzo di onore.
A dicembre una cena con i reali di Giordania il cui menù non era stato apprezzato da Renzi, ritenuto non all'altezza degli ospiti. Infine la zuppa per i rolex sauditi. Una pasticciona? Forse un capro espiatorio. Si vedrà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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