Un piano straordinario di riduzione della pressione dell'acqua a Roma e Fiumicino, esclusivamente nelle ore notturne, che potrebbe creare problemi soprattutto a chi vive ai piani alti. È quanto stabilito dall'Acea, a causa del perdurare dell'emergenza siccità nella Capitale.
"Nonostante l'eccezionale lavoro svolto a partire da maggio, con l'istituzione da parte del nuovo vertice di una cabina di regia per affrontare l'emergenza idrica - scrive Acea (che ad oggi ha consentito di monitorare circa 4.700 km di rete, quasi il 90 per cento del totale, con oltre 1.300 perdite già riparate) - il perdurare di una straordinaria siccità (è piovuto il 70 per cento in meno, rispetto alla media degli ultimi tre anni) sta via via assottigliando le fonti di approvvigionamento ed impone l'adozione di adeguate misure per garantire il servizio alla cittadinanza, limitandone al massimo i disagi. Disagi che, senza gli sforzi sopracitati, sarebbero stati molto più duri".
Lo scenario, infatti, con la ripresa dopo la pausa estiva, e il conseguente incremento dei consumi, "si presenta molto serio", avvisa Acea: "gli acquedotti delle Capore e del Marcio nell'ultimo periodo hanno visto abbassarsi sensibilmente il livello delle loro acque, dal Pescheria non si possono derivare più di 9.100 litri al secondo per i forti limiti di un'infrastruttura vecchia di 80 anni, dal lago di Bracciano la società non può prelevare più di 400 litri al secondo, a seguito dell'ultima ordinanza diramata dalla Regione Lazio a valle della decisione del Tribunale Superiore delle Acque".
Da qui la decisione di "adottare un piano di riduzione controllata delle pressioni della rete idrica nelle sole ore notturne per quanto riguarda i Comuni di Roma e Fiumicino".
Il piano di riduzione delle pressioni in rete avrà luogo attraverso l'esecuzione di manovre sulle valvole di regolazione e sulle pompe di sollevamento, attuate in remoto dalla Sala Operativa e Ambientale dell'Acea presidiata 24 ore su 24 (festivi inclusi), controllando in continuo i valori dei principali parametri (pressioni, portate, livelli dei serbatoi, assorbimenti energetici) caratterizzanti l'esercizio delle reti e degli impianti in gestione.
Attuando queste manovre, "potrà mancare l'acqua ai
piani alti degli edifici e nelle zone idraulicamente più sfavorite, per le quali potrebbe non essere escluso lo svuotamento delle condotte con il conseguente intorbidimento dell'acqua al momento del rientro in servizio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.