A Roma la raccolta dell’immondizia procede a singhiozzo, tanto che alcuni quartieri assomigliano periodicamente a discariche en plein air. Colpa della raccolta porta a porta che non riesce ad andare a regime, e che spinge sempre più pendolari della spazzatura a gettare i propri rifiuti nei quartieri dove ci sono ancora i tradizionali secchioni.
Una situazione che sta esasperando i residenti in molte zone della Capitale. Così sabato scorso, a Scalo San Lorenzo, dove è in vigore il sistema di ritiro porta a porta, tre dipendenti dell’Ama sono stati bersagliati con un lancio di uova da alcuni abitanti stufi di vedere i propri cortili ridotti ad immondezzai.
A denunciare l’episodio, come riporta La Repubblica, è un comunicato congiunto dei sindacati Cgil e Fiadel, che lamentano le difficoltà che devono affrontare i netturbini a fronte di un servizio sempre più “inefficiente”, scrivono le organizzazioni, da parte dell’azienda. I sindacati denunciano anche la “mancanza di risposte” da parte di Ama, sottolineando come i dipendenti vittime dell'agguato abbiano dovuto pulire da soli il mezzo dai resti di uova sui sedili e sui finestrini, vista l’assenza di furgoni sostitutivi.
Ma non si tratta del primo
episodio del genere. Ad agosto altri due lavoratori erano stati aggrediti nella zona di Settecamini. Circostanza, questa, che aveva spinto i sindacati a chiedere all’azienda capitolina l’apertura di un tavolo sulla sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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