Roma, immigrato massacra una donna: ​"Le ha spappolato la milza"

Una donna di 60 anni è stata brutalmente picchiata da un immigrato nel quartiere Monteverde di Roma. Trasportata all'ospedale le hanno asportato la milza

Roma, immigrato massacra una donna: ​"Le ha spappolato la milza"

Le hanno spappolato la milza, distrutto alcune costole, provocato un trauma cranico e costretta ad un letto di ospedale con l'ossigeno alla bocca. Pina D.C., 60 anni, è stata vittima di una brutale aggressione a Monteverde, quartiere di Roma, da parte di un immigrato. Il motivo della violenza? Rubare un cellulare e 10 euro che erano nella borsa.

La violenza dell'immigrato sulla donna

Il tutto è successo martedì intorno alle 18. Pina era nel negozio di suo marito Giacomo quando un nordafricano fa irruzione e ha aggredito la donna. Lei ha provato in tutti i modi a pregarlo di lasciarla stare, di prendere quello che voleva senza però farle del male. "Lasciamo stare - avrebbe gridato la donna - prendi tutto ma non uccidermi". L'immigrato però non ha dato ascolto alle preghiere della 60enne, esile e minuta di corporatura. Quindi facilmente fragile. L'ha massacrata a suon di calci e pugni, spaccandole alcune costole e spappolandole la milza. Ora la donna è ricoverata all'ospedale San Camillo di Roma, dove le è stata asportata d'urgenza la milza.

Oggi il marito della donna ha raccontato quello che è successo alla moglie con dovizia di particolari: "Quel giovane è entrato con una scusa, ha chiesto del sapone: Savon, savon ripeteva in francese stentato e non spiccicava una parola di italiano. Mia moglie si è girata, non ha fatto in tempo a voltarsi che quello ha afferrato la borsa. E sa cosa è più grave? Che prima di andare via si è accanito su di lei che era sola, percuotendola, prendendola a calci, come una belva. Lei che è piccolina, che è un fuscello, che era inerme. Le ha rotto due costole, le ha provocato un trauma cranico e diverse ecchimosi. I medici hanno dovuto asportarle la milza. Basta o devo aggiungere altro?".

Una violenza senza senso che ha fatto esplodere l'ira dei commercianti e cittadini della zona, esasperati dai continui furti e violenze che devono subire ogni giorno.

Secondo quanto riporta il Messaggero, l'assicuratore con l'agenzia a fianco dell'erboristeria ha detto: "Ho visto con la coda dell'occhio la figura di quello straniero che indossava un cappello di lana, tipo zuccotto, dleguarsi. Ero nel retro e non mi sono accorto di nulla". Poi conclude: "Basta! Non si può vivere nel terrore di questi delinquenti".

"È diventata una giungla", ripetono in coro gli abitanti. Inascoltati.

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