L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex garante dell'Antitrust, Antonio Catricalà, è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma in via Antonio Bertoloni, nel quartiere Parioli.
Secondo quanto si apprende da fonti investigative interpellate dall'Ansa, Catricalà si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola mentre la moglie era in casa. Il suicidio sarebbe avvenuto tra le 9.30 e le 10 di questa mattina. Il corpo senza vita del 69enne è stato trovato sul balcone del suo appartamento. Sarebbe stata la moglie a dare l'allarme dopo essersi accorta dell'estremo gesto compiuto dal marito. La donna ha subito chiamato il 118: da qui la segnalazione è stata poi trasferita alla sala operativa della Questura di Roma.
A spingerlo al suicidio - stando a quanto riporta Dagospia - sarebbe stato il cancro. Sul posto, oltre alla polizia e alla Scientifica, c'è anche il pm di turno Giovanni Bertolini. I pm della procura di Roma hanno aperto un fascicolo in relazione alla sua morte e sul posto, oltre alla polizia e alla Scientifica, c'è anche il pm di turno Giovanni Bertolini.
Catricalà, nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952, fu allievo di Federico Caffè. È stato innanzitutto un importante uomo di governo e delle istituzioni. È stato presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 2005 al 2011. Successivamente, dal 2011 al 2013, è stato sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri nel governo guidato da Mario Monti. Dal 2001 al 2005, quando capo del governo era Silvio Berlusconi, è stato anche segretario generale della presdienza del Consiglio dei ministri. Dal 2013 al 2014 è stato viceministro per lo Sviluppo economico durante il governo Letta. Avvocato cassazionista, è stato magistrato del consiglio di Stato della Repubblica italiana. Laureato in Giurisprudenza, è stato consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato. Già docente di Diritto privato all'Università di Roma Tor Vergata, ha insegnato Diritto dei consumatori all'Università LUISS Guido Carli a Roma. Attualmente era presidente di Aeroporti di Roma Spa. Il 18 febbraio scorso Catricalà, già presidente di Aeroporti di Roma, era stato nominato presidente dell'Istituto Grandi Infrastrutture (Igi). Catricalà lascia la moglie Diana e due figlie.
I messaggi di cordoglio
"Rivolgo un pensiero commosso alla memoria di Antonio Catricalà. La sua repentina scomparsa mi ha dolorosamente colpito. Ne ricordo la figura di servitore dello Stato, la profonda cultura giuridica, le grandi capacità di lavoro al servizio delle istituzioni, il tratto umano garbato e signorile". Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi. "Il prof. Catricalà -aggiunge l'ex premier- collaborò con i nostri governi in qualità di segretario generale della presidenza del Consiglio. In questa funzione si distinse non solo per l'efficienza, ma anche per l'equilibrio e la disponibilità. L'Italia con lui perde un vero grand commis dello Stato, un protagonista della vita pubblica di alto livello. Ai familiari esprimo il mio più vivo cordoglio e affettuosa solidarietà".
"Ho appreso in questo istante che purtroppo è mancato Antonio Catricalà che ha rivestito ruoli istituzionali molto importanti come avvocato, magistrato del Consiglio di Stato, dirigente e anche politico italiano. Vorrei osservare per lui un minuto di silenzio", ha affermato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. "A nome mio personale e di tutta l'assemblea va il cordoglio e la vicinanza alla famiglia. Purtroppo non è una bellissima giornata questa", ha poi aggiunto Casellati dopo il lungo applauso dell'Aula.
"Grande amico, grande servitore dello Stato, Antonio Catricalà lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l'onore e il privilegio di lavorare con lui. È un dolore fortissimo", è il messaggio pubblicato sui social dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.
In una nota il gruppo Aeroporti di Roma ha espresso "sgomento, enorme dolore e profondo cordoglio per l'improvvisa scomparsa del presidente della società, prof. Antonio Catricalà. Tutti i dipendenti del gruppo Adr si stringono intorno alla sua famiglia e ai sui cari".
"Esprimiamo il nostro dolore per la scomparsa di una figura così importante per il Paese. Una persona dalla grande disponibilità e competenza di cui sentiremo forte la mancanza". È questo il ricordo di Massimiliano Dona, presidente di Unione nazionale consumatori, che con Catricalà ha condiviso anche importanti momenti di insegnamento e crescita professionale. "Grazie alla sua presidenza- ha proseguito-, l'Antitrust ha avuto una svolta nella direzione della difesa dei consumatori, consapevole che non vi poteva essere libero mercato in assenza di tutela degli utenti, garantendo loro libertà di scelta, senza indebiti condizionamenti, attivazioni di servizi non richiesti, pratiche commerciali scorrette".
"La Giustizia amministrativa tutta si stringe intorno alla famiglia dell'avvocato Antonio Catricalà, già presidente di sezione del Consiglio di Stato, ed esprime il profondo cordoglio dei magistrati e del personale". Lo si legge sul sito istituzionale della Giustizia amministrativa.
Nel messaggio, inoltre, si esprime "sgomento" per la notizia della "prematura scomparsa", di Catricalà che è stato presidente di sezione del Consiglio di Stato dal 2006 al 2014 e consigliere dal 1982.
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