Roma, scontri tra No Tav e polizia

Centro di Roma messo a ferro e fuoco durante il vertice Italia-Francia. Otto feriti, sei tra le forze dell'ordine. Assaltata una sede del Pd

Roma, scontri tra No Tav e polizia

Coprifuoco nella centralissima piazza Campo de' Fiori di Roma, dove era in programma il sit-in dei No Tav. Tutti i negozi e i locali nella piazza e nelle vie adiacenti hanno chiuso le saracinesce per timore di danni. Diversi esercenti si sono barricati nei loro negozi e, tornata la calma, hanno deciso di chiudere battente. I No Tav e i movimenti per la casa sono scesi in piazza in concomitanza con il vertice italo-francese tra Enrico Letta e il presidente francese François Hollande. Piazza Campo de' fiori presidiata dalle forze dell’ordine, con tutti gli accessi bloccati a piazza Farnese, sede dell’ambasciata francese, completamente blindata. "Vogliamo partire in corteo ma la Questura per ora non ha dato l’ok", dicevano i manifestanti. Incidenti vicino alla sede nazionale del Pd, in via Sant’Andrea delle Fratte. "Siamo chiusi dentro in 6, stavamo difendendo la sede fuori, ma la polizia ci ha fatto entrare dentro. Hanno staccato tutto fuori, sulla facciata, non ho mai visto belve così". A parlare al telefono con l’Ansa dall’interno della sede Pd di via dei Giubbonari è il segretario della sezione Giulia Urso. Dopo alcune ore di forte tensione si registrano sei feriti tra le forze dell’ordine: si tratta di due carabinieri, un funzionario di polizia e tre agenti

Circa una settantina di No Tav volevano raggiungere la sede del partito per protestare, tra le altre cose, contro il voto a favore della fiducia per il ministro Cancellieri. La polizia ha effettuato una carica di alleggerimento. La strada è stata bloccata dai carabinieri nel momento del passaggio del corteo No Tav: da un lato un blocco di carabinieri in tenuta antisommossa, all’altro capo della via una camionetta per impedire il passaggio. Dai manifestanti sono stati lanciati petardi e fumogeni verso i carabinieri. I No Tav hanno cercato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per dirigersi alla sede dell’Ue, in via IV Novembre. Hanno cercato di sfondare il cordone per due volte e sono stati respinti dalla polizia. Alla protesta di piazza partecipa anche uno storico anarchico di Roma paraplegico. L’uomo si muove sulla sua carrozzina tra antagonisti e il cordone delle forze dell’ordine capeggiando i blitz e anteponendosi alle cariche. Non lascia la sua postazione neanche durante gli scontri.

I rappresentanti dei manifestanti hanno lasciato il presidio a Campo de Fiori, e, dopo una trattativa con i responsabili dell’ordine pubblico della Capitale, si sono diretti in corteo verso il Circo Massimo.

Militante Pd ferito

Alcuni ragazzi con al collo un foulard con la scritta No Tav hanno tentato l’irruzione all’interno della sede Pd di via dei Giubbonari, in passato sezione storica del Pci, ed hanno imbrattato poi con le vernici spray le targhe all’ingresso. Uno dei militanti che si trovava all’interno della sezione è stato leggermente ferito al volto. "Quando ho visto toccare le targhe con i simboli - ha raccontato la segretaria della sezione - sono intervenuta per parlare con loro. Sono stata presa a parolacce poiché mi identificavano come un simbolo del Pd, come simbolo del loro odio. Solo odio allo stadio puro ed era impossibile il dialogo".

Ferrero: condanniamo cariche della polizia

"Mentre da una parte Letta e Hollande s’incontrano, la popolazione continua giustamente a dire no alla Tav. La Tav non è un problema di ordine pubblico, è un problema politico: condanniamo le cariche delle forze dell’ordine contro i manifestanti di Roma". Lo afferma in una dichiarazione Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista. "L’alta velocità sulla Torino-Lione è un’opera inutile e dannosa, un progetto costosissimo - aggiunge Ferrero - che devasterebbe l’intera Val di Susa: si cancelli quel progetto, come chiedono da vent’anni i valsusini, e si usino quei soldi per opere utili, come il potenziamento del trasporto pendolari e la messa in sicurezza del territorio".

M5S: repressione nei confronti dei manifestanti

"Il vertice Letta-Hollande è avvolto nel mistero. Dell’incontro sappiamo soltanto che l’Italia si è presentata con un atto approvato da una sola Camera, del valore equivalente ai contratti del Monopoli", ha affermato il gruppo M5S alla Camera
commentando il vertice italo-francese. "Mentre nelle segrete stanze si recita l’ormai noto copione sull’opera strategica, irreversibile, prioritaria (quanto è successo in Sardegna non imporrebbe serie riflessioni in merito?) e insostituibile panacea di tutti i mali dell’Italia, nelle strade di Roma assistiamo alla solita repressione nei confronti dei manifestanti No Tav giunti a Roma per ribadire le loro ragioni. Rimane solo un dubbio - concludono i deputati M5S - La politica che vuole le grandi opere inutili è collusa o ottusa?".

Polverini: fatti gravi, isolare i violenti

In una nota la deputata Renata Polverini (FI) dice che quello che sta accadendo in queste ore a Roma "è molto grave". "Dalle immagini che scorrono sulle tv e sui siti Internet - aggiunge - alcuni manifestanti si stanno comportando da veri e propri teppisti
mentre le forze dell’ordine stanno svolgendo semplicemente il loro dovere facendo un uso giusto e proporzionato della forza. Comportamenti che portano anche ad assaltare la sede di un partito sono da condannare senza se e senza ma. Contro questi violenti non ci sono giustificazioni perché è sempre possibile il confronto con chi democraticamente intende esprimere le proprie opinioni. Mi auguro che i manifestanti pacifici e le forze dell’ordine isolino i violenti e li mettano in condizione di non nuocere ulteriormente alla nostra città".

Letta: dispiacere per gli incidenti

Nella conferenza stampa al termine del vertice tra Italia e Francia, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha espresso "profondo dispiacere per gli incidenti che si sono verificati oggi a Roma, insieme all’auspicio e alla speranza che non abbiano creato danni irreparabili".

Immagini al vaglio degli inquirenti

"Sin da subito al vaglio della Digos le immagini degli scontri e di alcune telecamere debitamente installate, per identificare i facinorosi e i responsabili delle aggressioni". Lo comunica, in una nota, la Questura di Roma ricostruendo nel dettaglio quanto avvenuto nel pomeriggio nella Capitale. "Verso le ore 16 mentre numerosi manifestanti si stavano concentrando in Campo dei Fiori, - si legge nella nota - una ottantina di antagonisti dei centri sociali hanno tentato di forzare i cordoni delle forze dell’ordine a tutela della sede del Pd in S.

Andrea delle Fratte lanciando oggetti e ’bombonì; dopo una carica di alleggerimento hanno desistito e si sono dispersi. Analogo tentativo di blitz è fallito alcuni minuti dopo in via della Mercede dove ha sede il Cipe. Anche qui sono stati respinti e dispersi".

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